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Prandelli: "Tre punti importanti, ma siamo stati troppo lenti".

martedì 26 marzo 2013

Prandelli:

Ta'Qali, 26 marzo 2013 - Stesso risultato della gara di andata, ma è stato un 2-0 sofferto. Lo ammette anche Prandelli: “Sapevamo di non trovare spazi – sottolinea il cittì a fine gara – eravamo preparati, eppure siamo stati troppo lenti nella costruzione e siamo andati in difficoltà. E’ stato positivo il fatto che abbiamo mantenuto il possesso palla, anche se ci è mancata l’intensità in fase conclusiva. Troppa distanza tra difesa e centrocampo, ma anche il vento ci ha disturbato”.

Ma la vittoria è più forte degli errori: “Dobbiamo fare tesoro – spiega ancora Prandelli – di quello che è successo stasera e imparare ad essere più veloci quando si incontrano squadre chiuse. Ma l’importante era vincere, sono tre punti che significano molto”.
Una vittoria che passa anche per le mani di Gigi Buffon, che ha parato un rigore a Mifsud: “Ci ha salvato – ammette il cittì – si è comportato da vero capitano. Balotelli? Deve abituarsi alle provocazioni e continuare ad essere bravo a mantenere l’equilibrio come è stato questa sera”.
Buffon, tra i protagonisti, racconta: “Il rigore? Era un pallone insidioso, scivoloso per via dell’umidità del terreno, senza contare il vento. Ma è il mio mestiere, ho dimostrato di voler continuare e ancora a lungo…”.

Da un portiere all’altro. In mattinata Morgan De Sanctis ha annunciato ai compagni, dopo aver parlato ieri sera con Prandelli, che quella contro Malta, anche se in panchina, è stata la sua ultima presenza in Nazionale. E lo ha detto proprio oggi, giorno in cui festeggia il suo trentaseiesimo compleanno. A fine partita spiega i motivi: “Alla mia età si fanno delle riflessioni e si arriva anche alle conclusioni: è bene lasciare spazio al nuovo che avanza e dare la priorità, per quello che mi riguarda, ad altre situazioni anche se non è facile lasciare un gruppo come questo. Però lo lascio in buone mani: a parte Buffon, dietro ci sono ragazzi fortissimi come Sirigu, Marchetti, Viviano, e il futuro sono loro”.