Buon compleanno a Pietro Vierchowod!
06 aprile 2021
sabato 8 giugno 2013
“E’ un punto che pesa tantissimo”. Cesare Prandelli vede il bicchiere mezzo pieno, e se l’Italia vista a Praga non è certamente tra le più belle della sua gestione, il risultato avvicina gli Azzurri al Mondiale di Brasile 2014. Alla vigilia aveva sottolineato l’importanza della gara con i cechi, chiedendo espressamente alla squadra e a tutto l’ambiente di non pensare alla Confederations Cup. Non è arrivata una prestazione da incorniciare, ma i suoi ragazzi hanno dimostrato di saper superare senza troppe conseguenze una serata ricca di difficoltà: “C’è mancata molta brillantezza – ammette il Ct - non avevamo rapidità di manovra ed eravamo troppo lenti nel palleggio. Veniamo da una stagione pesante ed è difficile avere il serbatoio pieno. Queste partite formano il carattere, abbiamo voluto a tutti i costi questo punto e ce lo siamo meritato. Dal punto di vista caratteriale non abbiamo mai mollato e questo è importantissimo”.
Balotelli stavolta ha faticato ad arrivare alla conclusione e ha lasciato i compagni in inferiorità numerica nel finale: “Mario era troppo nervoso – spiega Prandelli – ha subito molti falli ed è caduto nella trappola delle provocazioni. Deve sapere accettare le situazioni e deve crescere sotto questo punto di vista. Noi cercheremo di farglielo capire. Avevo pensato anche di sostituirlo, ma non ho fatto in tempo”. Anche El Shaarawy non ha brillato e nell’intervallo è stato sostituito da Giovinco: “A me interessava che Stephan desse profondità alla manovra e in un paio di occasioni ci è riuscito. E’, come tutti, in un momento di scarsa brillantezza”.
Se l’Italia è uscita dal ‘Generali Arena’ con un punto, gran parte del merito è di Gigi Buffon, decisivo su Jiracek e in due occasioni su Kozak: “E’ un punto importante che ci permette di arrivare a questo rush finale con un buon margine di vantaggio e tre partite da giocare in casa. Quando non giochi da un mese è difficile affrontare queste gare. L’espulsione di Balotelli? Negli spogliatoi era dispiaciuto, ha preso una doppia ammonizione che può capitare a tanti altri. Sono situazioni di campo, non ci vedo nulla di particolarmente grave. Sarebbe grave vedere giocatori che non hanno un grande attaccamento alla maglia, ma di questi problemi non ne abbiamo mai avuti”.
Domenica sera la Nazionale partirà per il Brasile e per raggiungere un buon risultato nella Confederations Cup non basterà l’Italia vista a Praga: “Sono ottimista – spiega Buffon - credo fortemente nei valori di questa squadra, nel gioco che sa esprimere, nell’allenatore e nello staff tecnico che ci hanno aiutato a intraprendere un percorso che ci ha già portati alla finale dell’Europeo”. Domani sera intanto il capitano azzurro farà il tifo per l’Under 21, che affronterà Israele nella seconda gara della fase finale dell’Europeo: “Li seguiamo, abbiamo trepidato con loro e per loro con l’Inghilterra. Sono forti, e ci sono 3 o 4 ragazzi che credo vedremo in pianta stabile qui il prossimo anno”.
Soddisfatto per il pareggio anche Alberto Aquilani, entrato in campo nel finale al posto di Pirlo: “E’ stata una partita complicata, loro cercavano la vittoria a tutti i costi e negli ultimi minuti siamo rimasti anche in dieci. E’ un punto da prendere in maniera positiva”.