Qualificazioni europee. Bella Italia, 1-1 a Spalato: a Mandzukic risponde Candreva
venerdì 12 giugno 2015
Un punto importante, quello di Spalato. Un risultato - lo stesso di Milano – che accontenta Italia e Croazia e che non cambia la situazione del girone H: sempre al comando i croati con 14 punti, seconda l’Italia a 12, resta invariata anche la posizione della Norvegia che ha pareggiato con l’Azerbaijan. E’ una bella Italia, che avrebbe meritato di più e che, suo malgrado, è stata protagonista di una paio di episodi sfortunati. Buffon para un rigore a Mandzukic, El Shaarawy segna un gol regolare che viene annullato e, mentre gli Azzurri protestano, il gioco riprende e la Croazia passa in vantaggio con Mandzukic, poi arriva la rete su rigore di Candreva: succede tutto nel primo tempo, tra il 7’ e il 35’ in uno stadio a porte chiuse per i cori razzisti degli ultras croati in Norvegia.
Modulo nuovo, il 4-3-3, tridente inedito per l’Italia che schiera Buffon in porta, in difesa Bonucci e Astori centrali, De Silvestri a destra e Darmian sulla corsia sinistra, a centrocampo Parolo, Pirlo, Marchisio, in attacco Candreva, Pellè, El Shaarawy. Tante le defezioni nel clan azzurro in una partita che rappresenta un crocevia fondamentale per l’Europeo, dove in palio c’è il primo posto del girone, ma anche la voglia di sfatare una tradizione che ha visto una sola volta la Nazionale italiana battere la Croazia 73 anni fa.
In un clima surreale, la Croazia parte subito spedita e dopo sette minuti ha già sui piedi l’opportunità di passare in vantaggio, grazie ad un fallo di Astori su Srna che l’arbitro punisce con un calcio di rigore: ma dal dischetto Mandzukic si fa parare il tiro da Buffon. Tre minuti e l’Italia va un gol regolare di El Shaarawy che Atkinson annulla per fuorigioco: mentre gli Azzurri protestano, il gioco riprende e la Croazia con una fulminea ripartenza sorprende l’Italia con un cross dalla destra che Mandzukic raccoglie di sinistro e spedisce in rete portando la sua squadra in vantaggio.
Quindici minuti difficili per l’Italia, che raccoglie le forze e, con Pirlo in cabina di regia, riparte a testa alta. Ma, come se non bastassero le numerose defezioni dei giorni scorsi, Buffon ha qualche problema al ginocchio e stringe i denti, mentre un intervento di De Silvestri su Kovacic mette ko l’azzurro, sostituito al 26’ da De Sciglio.
E, dopo una bella azione avviata da Pirlo, proseguita da Marchisio e ancora da Pellè per El Shaarawy che sbaglia il tiro dall’altezza del dischetto del rigore, gli Azzurri pareggiano il conto al 35’ grazie ad un penalty assegnato per un “mani” in area di Mandzukic e trasformato con un “cucchiaio” da Candreva al secondo gol con la maglia azzurra.
I primi 45’ minuti terminano con la squadra di Conte in pressing e un tiro del sempre presente Pellè, parato da Subasic.
Nella ripresa Buffon non rientra in campo (profondo taglio al ginocchio) e lascia la porta a Sirigu. Dopo una bella parata, al 5’, di quest’ultimo sul solito Mandzukic, l’Italia prende il comando della partita, crea e sciupa diverse occasioni: al 16’ finisce alto un colpo di testa di Marchisio, al 23’ una grande azione di Candreva sulla destra si conclude con un tiro ben sopra la traversa di Pirlo, quindi al 25’ Parolo tira centrale da buona posizione.
Al 33’ si sveglia la Croazia con un gran tiro di Perisic da trenta metri, che finisce abbondantemente fuori. Al 35’ terzo cambio di Conte con Ranocchia che subentra a El Shaarawy. La gara finisce con la Croazia in dieci per l’espulsione di Srna (doppia ammonizione) all’89’.