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Romulo si presenta: "Sulla fascia posso ricoprire ogni ruolo"

lunedì 19 maggio 2014

Romulo Souza Orestes Caldeira, uno dei trenta pre-convocati azzurri per Brasile 2014, spiega come e quando è venuto a conoscenza dell’interesse del ct: “Ho parlato con Prandelli a Verona, ero in tribuna perché squalificato. Lui mi ha detto che stavano verificando i documenti e che sarei stato chiamato. Sono rimasto veramente molto contento e spero di essere tra i 23 per il Mondiale”. Poi parla della sua versatilità, probabilmente la qualità che meglio lo contraddistingue: “Posso fare il terzino destro, il centrocampista, l’esterno alto. La mia utilità in tanti ruoli può essere un vantaggio. Darò il 100%, perché fin da piccolo ho avuto la grinta giusta e la voglia di dare il massimo”. Romulo si sofferma quindi sulle sue origini italiane: “I miei trisnonni sono nati a Mogliano Veneto, vicino a Venezia, e da lì sono emigrati nel sud del Brasile”. Il centrocampista del Verona ricorda infine i sacrifici fatti per diventare un calciatore professionista: “Quando avevo 13 anni ho dormito col materasso per terra e anche insieme a un altro nello stesso letto. Ma diventare calciatori era il nostro sogno, quindi non eravamo tristi. Sapevamo che un giorno, presto o tardi, ce l’avremmo fatta”. L’intervista integrale a Romulo, realizzata da Paolo Tomaselli, si trova sul Corriere della Sera di oggi.