Lazio-Milan chiude la 24^ giornata e rappresenta un crocevia europeo molto significativo per entrambe le formazioni, arrivate oramai allo snodo stagionale più significativo anche in vista della programmazione futura. Si incontreranno squadre votate alla manovra, fautrici di un calcio propositivo e, proprio per questa loro peculiarità, il focus statistico non poteva che cadere sul centrocampo, il reparto nevralgico per eccellenza. Attraverso i dati forniti da Opta (liberamente consultabili all'interno del nostro sito nella sezione Fantacalcio ---> clicca qui), analizzeremo una sfida anche tra presente e futuro del calcio azzurro, quella tra Marco Parolo e Manuel Locatelli.

Parolo ha saltato solamente un match in questa stagione (per squalifica) e si contano 22 partenze da titolare per lui con 1.954 minuti giocati, un vero stacanovista. A soli 19 anni Locatelli pare invece aver già sovvertito le gerarchie nella mente di Montella che lo ha messo in campo in 17 occasioni per 1.224'. Nei passaggi le cifre sono molto simili: 833 tentativi con l'80,9% di efficienza per il laziale, 850 con l'83,3% per il canterano rossonero che ha recuperato anche 90 palloni, 110 quelli recuperati invece dal giocatore originario di Gallarate.

Quest'ultimo è noto per il carattere che mostra in campo in ogni occasione, lottando su ogni pallone e non risparmiandosi mai: 41 respinte e 42 intercettazioni sono il segnale di quanto si impegni nella fase di rottura del gioco avversario. Ovviamente questa medaglia conosce un inevitabile rovescio, rappresentato dai 46 falli fatti e dalle 7 ammonizioni riportate. Locatelli, pur nascendo come metronomo, ha dato riprova di una grande versatilità che lo ha reso efficace anche in fase di riconquista del pallone con dei picchi di agonismo forse ancora da controllare, visto che gli sono costati già 5 gialli.

Due gol, entrambi decisivi e bellissimi, quelli siglati dal giovane milanista contro Sassuolo e Juventus, uno di sinistro e l'altro di destro. Parolo è a quota cinque, quattro dei quali rifilati al Pescara nell'ultimo turno, circostanza che lo ha fatto diventare il 27° "pokerista" della storia del calcio italiano.