Sfida statistica “Made in Italy” della 28^ giornata: Toni vs Quagliarella
sabato 5 marzo 2016
Sabato alle ore 18.00 sarà la volta di un vero scontro salvezza: Hellas Verona contro Sampdoria, squadre che vengono da momenti controversi, con i scaligeri che sembravano aver riacceso speranze ormai sopite di salvezza ed i blucerchiati a secco di vittorie da 8 giornate. Questo almeno finché l'ultimo turno si è rivelato capace di invertire i rispettivi trend, con lo stop di Udine per la squadra gialloblu e la vittoria dopo la lunga astinenza per gli uomini di Montella. Hellas- Samp rimanda inevitabilmente anche ad una sfida a distanza tra due degli attaccanti di maggior esperienza del nostro calcio, due centravanti prolifici in ognuna delle loro svariate avventure a livello di club e con la maglia azzurra della Nazionale: Luca Toni e Fabio Quagliarella.
Il problemi fisici di inizio Campionato hanno condizionato l'impiego del capocannoniere dell'ultima stagione (22 reti ex aequo con Icardi) limitandolo a 15 presenze con 1.281 minuti giocati; 21 invece le apparizioni del campano con 1.669' all'attivo. Una delle caratteristiche principali del 9 veronese è la protezione di palla, ed ecco che il numero dei falli che lo vede coinvolto è molto superiore (52 subiti e 33 fatti) a quello del doriano (31 subiti e 28 fatti). L'ex granata è invece, anche per motivi fisici e di inclinazione naturale, più adatto ad essere parte attiva nella manovra: di qui il dato migliore nei passaggi completati (363 a 269) e nella precisione di esecuzione del fondamentale stesso (67,2% contro 58%). Le stesse motivazioni, viste al contrario, spiegano perché Toni abbia cifre più interessanti nel comparto dei duelli aerei, 86 vinti contro i 67 di Quagliarella che però sta recuperando molti più palloni finora (53 a 23).
Ma andiamo a sondare il loro pane quotidiano, ovvero quanto producono in termini di gol, assist, azioni pericolose e conclusioni a rete. Anche ad un'osservazione epidermica appare chiaro come non sia una stagione indimenticabile sotto questo punto di vista per nessuno dei due: 7 reti (2 su rigore) per il 27 blucerchiato, 5 (1 rigore) per l'ex Bayern Monaco. Simili anche i tiri nello specchio (24 a 20 per Quagliarella) ed addirittura identica la cifra delle occasioni create (9). La diversa interpretazione del ruolo di centravanti comporta infine una maggior tendenza di Quagliarella a cadere in offside (29 volte contro le 13 del collega di reparto). Nessun assist invece da iscrivere a registro in entrambi i casi.
Chiudiamo con uno sguardo alla loro condotta in gara, decisamente apprezzabile: mai espulsi e con soli 3 gialli collezionati in totale (2 dei quali sono stati esibiti a Toni).