Siamo a due partite dalla conclusione del Campionato ed infiamma la lotta a distanza per il secondo posto tra Napoli e Roma. Una piazza d'onore molto ambita visto il lasciapassare per la fase a gironi della prossima Champions League che verrà consegnato a chi riuscirà a spuntarla. I giallorossi all'ora di pranzo di domenica proveranno a scavalcare, almeno temporaneamente, i rivali partenopei cercando i tre punti contro il Chievo Verona, salvo da tempo ma mai domo. Sarà anche il confronto tra due bandiere del nostro calcio, due attaccanti che identificano i colori stessi che rappresentano: Francesco Totti e Sergio Pellissier. Dati per "pensionabili" troppo presto ad inizio stagione sono riusciti a stupire tutti con un finale da incorniciare. Se il gialloblu ha scalato le gerarchie, con alcune noie muscolari e scelte tecniche che lo avevano visto spesso nelle retrovie (17 presenze, ben 9 da subentrato, per 800' totali), il capitano giallorosso si è ripreso la Roma dopo essere praticamente calato nel dimenticatoio (11 partite giocate per appena 328 minuti spesi in campo). La capacità di Totti di catalizzare gioco non smette di stupire: nonostante lo scarso minutaggio ha distribuito ben 217 palloni ai compagni (171 quelli di Pellissier) recuperandone 18, al pari del rivale di domenica. Il n°10 della Roma ha dimostrato grande voglia e aggressività nell'approccio alle gare, tanto dal collezionare ben 3 gialli sugli appena 5 falli commessi mentre Pellissier è stato ammonito due volte finora. Il conteggio delle reti messe a referto dai due è in totale equilibrio, 5. Se la media gol del clivense è ragguardevole, visto che è stato capace di siglare una rete ogni 160 minuti disputati, quella del "Pupone" ha del clamoroso: una ogni 65,6 minuti, la più alta per distacco dell'intera Serie A. Rifinendo il tutto con i 2 assist distribuiti e le 11 occasioni create, emerge un quadro che risulta semplicemente spettacolare.