Siamo all'epilogo di una stagione molto interessante che ha visto Genoa e Atalanta avere un rendimento davvero elevato nella seconda metà del Campionato. Al centro dell'attacco di entrambe troviamo due giocatori accomunati dal desiderio di volare ad Euro 2016 con la maglia azzurra e che sicuramente attraverso il loro rendimento metteranno in difficoltà Conte nello stilare la lista dei 23: Leonardo Pavoletti e Marco Borriello. Il genoano era partito a mille ma poi un brutto infortunio l'ha tenuto ai box per quasi due mesi (24 presenze per 1824'); dal canto suo Borriello non aveva trovato la giusta chimica con l'ambiente di Carpi e con l'approdo in maglia nerazzurra, nella finestra di mercato di gennaio, è tornato a "nuova vita" (26 presenze per 1.508 minuti). Fisicità contro versatilità, questa se vogliamo la contrapposizione nell'interpretare il ruolo di centravanti tra i due. Il campano è attaccante di manovra, preciso nell'assistere i compagni (391 passaggi, l'80,1% dei quali riusciti e ben il 79,5% nella metà campo offensiva) mentre il bomber rossoblu è animale d'aria di rigore, davvero dominante nei duelli aerei (112 contrasti aerei vinti e l'impressionante 85,7% del totale dei contrasti con esito a lui favorevole); entrambi sono comunque efficaci anche nel recupero del pallone (44 quelli "riciclati" da Pavoletti, 53 da Borriello). 13 le reti messe a referto dal n°19 agli ordini di Gasperini, una ogni 140,5 minuti, contro le 8 dell'atalantino (1 gol ogni 188,5 minuti giocati). Minimo comune denominatore quello dell'efficacia sotto porta, viste le sole 28 e 23 conclusioni rispettivamente indirizzate nello specchio. Non mancano gli assist: 3 per Pavoletti, 4 per Borriello. Capitolo disciplinare. Un rosso per entrambi con 3 gialli per il padrone di casa di domenica e 4 per il suo omologo avversario.