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Sirigu: "Con la Costa Rica match difficile, Campbell mi ha impressionato"

lunedì 16 giugno 2014

Sliding doors. La ‘porta’ scorrevole di Salvatore Sirigu si è spalancata alla vigilia dell’esordio Mondiale con l’Inghilterra, quando con l’infortunio di Buffon ha capito che sarebbe toccato a lui difendere i pali dell’Italia: “Gigi mi ha fatto l’in bocca al lupo - racconta in conferenza stampa - mi ha sorriso e mi ha consigliato di stare sereno. Mi ha fatto piacere che mi abbia detto ‘sono contento che giochi’". C’è complicità con Buffon, un rapporto di reciproca stima che eclissa ogni possibile rivalità: "Speriamo di recuperarlo e di riaverlo presto in campo. Gigi è il portiere titolare, il capitano. Non è una gara tra me e lui, ognuno deve fare il suo e non penso certo a soffiargli il posto". Umile ("non so se rientro tra i dieci portieri più forti al mondo"), maturo ("giocare la Champions ti permette di misurarti con una certa dimensione e vedere se puoi farne parte"), appassionato d’arte e con un’infanzia calcistica da attaccante esterno, Sirigu rivive le emozioni della partita con l’Inghilterra: "Forse la parata più difficile è stata quella sulla punizione di Baines perché non l’ho vista partire. A livello difensivo ho visto una squadra compatta e rispetto alle ultime amichevoli abbiamo ritrovato l’aggressività". Venerdì con la Costa Rica potrebbe toccare di nuovo a lui: "E’ una partita importante per passare in testa al girone, una gara delicata che vogliamo assolutamente vincere. Qualche mese fa in un’intervista dissi che la Costa Rica sarebbe stata un’avversaria difficile per noi e per tutti e lo ha dimostrato. E’ una squadra fisica, che corre molto. Con il clima che troveremo sarà molto difficile affrontarli". Il pericolo numero uno è Joel Campbell, attaccante di livello già carnefice sabato dell’Uruguay: "L’ho affrontato con l’Olympiakos in Champions League  e ha impressionato me e i miei compagni".