Salvatore Sirigu è il portiere del Paris Saint Germain, uno dei club internazionali più quotati del momento. Una delle sue doti migliori è il piazzamento: "Da piccolo mi hanno impostato così - ha detto a Sebastiano Vernazza in un'intervista pubblicata integralmente sul numero odierno de La Gazzetta dello Sport - se sei piazzato bene, la parata ha più possibilità di riuscita."

Giocando in un campionato estero, l'estremo difensore sardo non gode in patria della notorietà di altri suoi colleghi : "A Coverciano o in giro per il mondo con la Nazionale, è successo che alcuni tifosi, a caccia delle solite foto coi giocatori, mi abbiano chiesto: 'Scusa tu chi sei? Dove giochi?'. La cosa mi fa sorridere. La scarsa popolarità non mi pesa. A me piace parlare in campo. Se stai all'estero, in Italia sei considerato di meno. Non abbiamo ancora metabolizzato i trasferimenti in squadre straniere. Prandelli mi tiene in considerazione, l'opinione generale meno."

Molti indicano Sirigu come un papabile candidato alla successione di Buffon in Azzurro: "Sarà Gigi a decidere quando lasciare la Nazionale. Buffon è il portiere di riferimento della mia generazione. In Italia ci sono portieri molto validi, penso di essere tra questi. Sul piatto io posso mettere una certa esperienza a livello internazionale.

Gli Azzurri al Mondiale dovranno vedersela con temibili avversari: "Un brutto girone, ma non penso che Uruguay e Inghilterra siano felici di essere state sorteggiate con l'Italia.