Una giornata tra arte e italianità a Monaco di Baviera
lunedì 21 luglio 2014
“Il calciatore è un artista al pari del giocoliere. Il calcio è sapere come e quando un pallone scende, come lo si deve toccare, qual è il momento migliore per passarlo, quale invece per tenerlo tra i piedi. Il calcio è arte: non tutti sono capaci di accarezzare un pallone, di controllarlo, di proteggerlo.” Ce lo ha detto Serio Digitalino, pittore e scultore, che venerdì 18 luglio 2014 ha partecipato alla Giornata degli Artisti Italiani in Baviera, organizzata all’Istituto Italiano di Cultura di Monaco in occasione del Semestre di Presidenza Italiana del Consiglio dell'Unione Europea.
È stata una giornata ricca d’interventi di valore e dal programma variegato, che ha dato la possibilità a una quarantina di artisti italiani residenti in Baviera di esporre le proprie opere e di mostrare il proprio talento. Chi suonando, chi cantando, chi leggendo brani, chi esponendo le proprie opere: dalla pianista Serena Chillemi, alla scrittrice Silvia Di Natale, che ha letto passaggi del suo romanzo “Aspettami tra i fiori del caffè”; dalla soprano Maria Anelli che ha cantato “Mi chiamano Mimì” da “La Bohème” di Puccini e “Tacea la notte placida” da “Il Trovatore” di Verdi al documentarista e produttore Alessandro Melazzini, del quale è stato proiettato l’ultimo film “Stelvio. Crocevia della Pace”.
[caption id="attachment_20696" align="alignnone" width="640"] Serio Digitalino[/caption]
A legare tutte le esperienze artistiche, la vicinanza emotiva con l’Italia e l’Italianità come componente centrale dell’espressione. Ne abbiamo parlato con Erasmo Amato, caricaturista, pittore e mosaicista originario della Costiera Amalfitana e da 35 anni residente in Baviera, presente con due opere molto critiche sull’alienazione e sulla modernità: il collage “Morbus smartphonis”, che allude all’incapacità dell’uomo moderno di comunicare con le persone che gli sono accanto, sempre più perso nel mondo digitale del suo telefonino alla ricerca di contatti virtuali; e la scultura “Homo interneticus” (nella foto di copertina), che rappresenta la testa dell’uomo odierno, che ha cavi elettrici al posto dei capelli, l’obiettivo di una macchina fotografica digitale al posto di un occhio, il cervello pieno di Like di Facebook e di Follower di Twitter. “In passato c’è stato l’uomo dell’età del ferro, oggi invece c’è quello interneticus, interessato solamente ad una comunicazione a distanza. Che non parla più a chi gli è vicino, lo si vede dappertutto: in metropolitana non si parla coi chi ci è seduto accanto, magari con l’amico o con la moglie, la gente preferisce parlare al telefono o navigare in internet. E da qui è nata l’idea di quest’opera, che è una metafora dei nostri tempi e che poi è frutto del mio spirito napoletano: mi piace guardare quello che accade e fare una caricatura del nostro tempo. È in questo che esce la mia anima più italiana.” Amato ha anche un messaggio per i fan della community di Vivo Azzurro, che utilizzano i canali digitali della FIGC: “Se vi piace la nazionale e volete seguirla fate bene, e mi raccomando continuate, ma fate attenzione a non perdere troppo tempo in internet a guardare altre cose che non sono poi così interessanti!”
[caption id="attachment_20695" align="alignnone" width="640"] Erasmo Amato[/caption]
Non di solo calcio ci ha parlato Serio Digitalino, presente con due sculture intitolate “Trasportate dal vento” e “Barca a vela”. Nonostante il suo cognome molto futuristico, l’artista originario di Matera e residente in Germania dal 1977 ha una spiccata abilità tutta analogica per la pittura e la scultura. “La mia arte? A me piace lavorare con materiali diversi che solitamente non vanno d’accordo l’uno con l’altro, ma che io fondo assieme per farne un’opera. Metallo, legno, tela, vetro: unendoli ne esce un’emozione, un attimo sospeso e un mistero. La mia italianità però si esprime principalmente nei colori, che sono quelli dell’Italia: i diversi marroni e gialli della terra, il blu del mare e l’azzurro del cielo. Io creo le mie forme anche sulla base dei colori che poi avranno. In particolare la mia è un’italianità che nasce ed è legata al sud del nostro Paese.”
Giornata degli Artisti Italiani in Baviera
La manifestazione è stata patrocinata dall’Istituto Italiano di Cultura di Monaco, dall’associazione culturale Forum Italia e dal Comites, il Comitato degli Italiani residenti all’Estero, della capitale bavarese, rappresentati rispettivamente dalla direttrice dell'Istituto Giovanna Gruber e dal console generale d'Italia Filippo Scammacca Del Murgo, dal presidente del Comites Claudio Cumani e dal vicepresidente di Forum Italia Mauro Ricci.