Firenze, 24 settembre 2012 – Domani sera l’anticipo del turno infrasettimanale della Serie A offrirà il big-match Fiorentina-Juventus. Una sfida nella sfida, dato che le porte delle due squadre saranno salvaguardate da due estremi difensori Azzurri: Emiliano Viviano e Gigi Buffon.

"Da ragazzo il mio idolo era Toldo, poi però quando ho iniziato a giocare ho capito che chiunque faccia il portiere, specialmente in Italia, non può che avere come punto di riferimento Buffon – ha detto Viviano a La Nazione - Gigi ha una capacità di leggere le situazioni della partita, che non ho mai visto a nessun altro portiere. E’ ciò che fa la differenza! Lui rende tutto più facile, anche parate che per altri risulterebbero difficili. Poi, è come piace a me, non fa scena, è sempre essenziale. E, cosa più importante per un portiere, nell’arco di un campionato ha un margine di errore bassissimo”.

Curiosità, il portiere di Fiesole spiega anche come è iniziata la sua avventura tra i pali: “Nessuno voleva giocare in porta, così giravamo, e, quando toccava a me, ero bravo, così ho continuato. Quello del portiere è un ruolo di responsabilità – ha concluso Viviano - dove tu sei solo, a volte contro gli avversari, a volte contro i tuoi compagni che ti deviano il pallone. Per me è anche una cosa bella: un uomo solo contro tutti”.

L’intervista a Emiliano Viviano è pubblicata integralmente sul numero odierno de La Nazione.