Ancora una volta il confronto tra Sassuolo e Milan a Reggio Emilia ha regalato tanti gol e spettacolo. E, come nella scorsa stagione, il protagonista assoluto del match è stato Domenico Berardi. In casa Milan invece, come spesso accaduto nel corso di questo campionato, uno dei pochi calciatori a meritare la sufficienza è stato Giacomo Bonaventura. Attraverso le statistiche Opta post-gara, analizziamo meglio le loro prestazioni. Se il talento neroverde ha completato la partita, il match del rossonero è terminato dopo 57 minuti, quando il severo arbitro Guida gli ha mostrato per la seconda volta il cartellino giallo. La differenza più evidente è però ovviamente nelle reti realizzate: il bellissimo gol di Bonaventura non è bastato a contrastare la tripletta di Berardi. Sono stati quattro i tiri in totale dell'Azzurrino, tutti nello specchio della porta, mentre oltre al gol l'Azzurro ha messo a referto un'altra conclusione respinta in angolo dalla difesa avversaria. Se Berardi ha vinto il duello dal punto di vista realizzativo, in fase di impostazione ha fatto meglio Bonaventura. Il rossonero è stato nettamente più preciso, come dimostra la percentuale di passaggi riusciti (65,6% vs 84%). Berardi ha sbagliato, inoltre, la misura di entrambi i cross da lui effettuati, a differenza del rossonero che non ne ha tentato alcuno. Nessun assist e nessuna occasione creata da entrambi, ma l'Azzurro si è aggiudicato il confronto per i duelli vinti in mezzo al campo (5 vs 6). Parità, infine, per quanto riguarda la fase difensiva. Stesso numero di palloni recuperati (3 vs 3) e stesso numero di contrasti vinti (1 vs 1). Meglio comunque l'Azzurrino sui palloni intercettati (2 vs 1). Affrontiamo ora questo duello anche attraverso le pagelle dei tre quotidiani sportivi più diffusi in Italia: la Gazzetta dello Sport (G), Corriere dello Sport (C) e Tuttosport (T). Berardi (G 8, C 8, T 7) 23 pt Bonaventura (G 6, C 5, T 6) 17 pt Pagella splendida, come prevedibile, per Berardi; i voti di Bonaventura invece risentono sicuramente dell'espulsione, anche se il Corriere dello Sport è forse fin troppo severo nel suo giudizio sul rossonero.