Buon compleanno a Fabio Cannavaro!
13 settembre 2022
mercoledì 8 luglio 2015
Giovedì 8 luglio 1982, ore 17.15. Stadio Camp Nou di Barcellona.
La Nazionale di Enzo Bearzot affronta la Polonia, con l'obiettivo di conquistare il pass per la finale della Coppa del Mondo.
Dopo aver eliminato a sorpresa sia l'Argentina che il Brasile, gli azzurri si ritrovano di fronte per la seconda volta, nel giro di pochi giorni, un avversario ostico contro il quale non erano andati oltre lo 0-0 nella prima partita della manifestazione.
L'Italia parte con i favori del pronostico, considerato anche lo stato di grazia di Pablito Rossi, autentico mattatore con una tripletta del successo per 3-2 contro la Selecao.
Il bomber azzurro si conferma letale dopo appena 22 minuti di gioco, quando sulla punizione pennellata da Antognoni, si avventa sul pallone vagante in area di rigore ed corregge in rete. Per Pablito è il quarto gol consecutivo: l'Italia si porta in vantaggio ed il Camp Nou è un tripudio di bandiere azzurre.
Privi della stella Boniek, i polacchi provano a reagire ma senza troppa convinzione. Prima dell'intervallo, però, Kupcewicz cerca di sorprendere Zoff direttamente da calcio da fermo: la sua conclusione, per nostra fortuna, si stampa il palo.
Per la Polonia, quella sarà l'occasione più ghiotta di tutto il match. Nella ripresa, infatti, la Nazionale di Bearzot difende senza troppi patemi il risultato ed anzi al minuto 73 chiude i conti. Altobelli lancia nello spazio Bruno Conti che uno splendido cross imbecca sul secondo palo l'accorrente Rossi: Pablito da due passi non sbaglia e firma il 2-0 finale.
Per l'Italia è il gol della sicurezza, il gol della liberazione...Dopo 12 anni, infatti, gli azzurri tornano a disputare una finale Mondiale che qualche giorno più tardi li vedrà salire sul tetto più alto del Mondo.