Community

A Kiev con papà… storia di una finale

martedì 31 luglio 2012

A Kiev con papà… storia di una finale

Roma, 31 luglio 2012  - Pubblichiamo il diario A Kiev con papà… storia di una finale - a firma di Luca Barbuscia – in gara per “Diario Uefa Euro 2012”.

 

 

Ore 23.04 l’adrenalina è a mille, la mamma è ancora spaventata dalle mie urla ai gol di Balotelli, papà ha gli occhi lucidi dall’emozione e io incredulo con quel cartoncino in mano, per tanto tempo nascosto, con quella f…. che solo ora significa "finale".

 

Ma facciamo un passo indietro, tutto è iniziato quando un mio collega ligure mi ha detto: “tu che vai sempre in trasferta ce l’hai la tessera del tifoso della Nazionale… con quella entri dappertutto”. 

 

Da sostenitore fedelissimo, sentendo quelle parole, non perdo tempo e decido di sottoscrivere la tessera.  A febbraio ricevo dalla FIGC la possibilità di essere sorteggiato per l’acquisto dei biglietti per Euro 2012.

 

Dentro di me penso che se c’è una partita da vedere non può che essere la finale. 

 

Provo dunque ad acquistare 2 biglietti per la gara di Kiev. Ricevo la comunicazione che la mia richiesta ha avuto successo. Da quel momento è stato un continuo cercare la soluzione di viaggio più conveniente.

 

[…] A maggio il primo risultato: la consegna del voucher della finale. Per il weekend torno a Roma  e papà mi consegna la busta dell’Uefa. Non potrò mai dimenticare quel momento!

 

Dopo aver aperto la busta e girato il voucher leggo una scritta a carattere microscopico che recitava così : il voucher permette di ritirare i biglietti della finale solo nel caso in cui l’Italia sia finalista.

Inizialmente ho pensato forse c’è stato un errore, non è possibile, qui serve un miracolo calcistico. Volo pagato, aereo pagato e soprattutto aver raccontato a tutti che grazie alla tessera Vivo Azzurro ero riuscito ad acquistare i biglietti della finale. 

 

A papà che sarebbe venuto con me non potevo nascondere la verità tanto più avevo necessità di confidarlo.

Papà mi risponde: ”non ti preoccupare comunque vada sarà una vacanza io e te a Kiev”. 

 

[…] Arrivati a Kiev il venerdì visitiamo la fan zone e di maglie azzurre neanche l’ombra. […] Le vetrine dei negozi sfoggiano maglie della Spagna e della Germania, come se la finale doveva essere proprio quella. Il brand più diffuso non era di certo il nostro, ma era prevedibile.

[…]  La piazza principale e il viale della fan zone erano affollati di ragazzi e ragazze, ci saranno state più di 50.000 persone. La nostra finale era proprio la vacanza che avevamo immaginato.

[…] finalmente troviamo i nostri connazionali giunti dall’italia a portare il tricolore a Kiev. Da Roma a Venezia, da Livorno a Taranto tutti a tifare Italia.

La fine della storia la conosciamo tutti: l’Italia è arrivata a Kiev a un passo dalla realtà, ma il sogno di una finale a me e a mio padre lo ha regalato. Non importa che la coppa non sia arrivata sotto la nostra curva, perché forse eravamo troppo pochi rispetto a loro per poterla onorare, ma tra 4 anni a Parigi non ci saranno ne charter ne alberghi ad impedirci ad essere tutti lì a festeggiare.

 

 

Il Concorso continua ed è aperto a tutti i tifosi, non solo a quelli che si sono recati in Polonia e Ucraina per seguire gli Azzurri a Uefa Euro 2012. Raccontateci come avete seguito l’avventura degli Azzurri ai recenti campionati europei!
 
I racconti giudicati più interessanti dalla nostra redazione saranno pubblicati su www.vivoazzurro.it, sulla Facebook Fan Page Ufficiale della Nazionale Italiana di Calcio www.facebook.com/FIGC e sulla Newsletter ufficiale di Vivo Azzurro/FIGC (Iscriviti alla Newsletter!).  

Insieme al testo (massimo 1.000 battute), è richiesta anche una foto di viaggio (dimensioni 640x340, peso massimo 500 Kb).
 
Il materiale dovrà essere spedito a questo indirizzo e-mail:
vivoazzurro@figc.it
 
 
Il diario più divertente e avvincente sarà premiato con una maglia ufficiale.