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A Vincenzo Montella il "Premio Bearzot"

lunedì 8 aprile 2013

A Vincenzo Montella il

Dopo Cesare Prandelli e Walter Mazzarri, sarà Vincenzo Montella a ricevere il “Premio Bearzot”, promosso dall’US Acli per onorare la memoria di una delle figure più amate nella storia del calcio italiano, alla quale è legata l’emozione del “Mundial” di Spagna ‘82. Il nome del tecnico viola, scelto questa mattina dalla Giuria presieduta dal Presidente della Figc Giancarlo Abete nella riunione svoltasi nella sede delle Acli a Roma, è stato ufficializzato nel pomeriggio nel corso di una conferenza stampa nella sede della Figc.

Come si legge nella motivazione, secondo la giuria Montella “è un allenatore giovane, che in pochi anni ha saputo ritagliarsi un ruolo importante nel panorama dei tecnici italiani, sia per le qualità mostrate sul campo, che lo hanno visto cogliere grandi risultati sempre esprimendo un gioco propositivo e spettacolare, sia per le doti umane. Al di là della sensibilità mostrata a sostegno di molte iniziative di carattere sociale, Montella rappresenta anche un esempio di fair play per lo stile e la misura con cui riesce a gestire tanto la vittoria quanto le sconfitte”.

La cerimonia di consegna del premio a Montella è prevista il prossimo 23 maggio nel Salone d’Onore del Coni in occasione del XIV Congresso US Acli, che  quest’anno festeggia il suo 50° anniversario. Il tecnico della Fiorentina riceverà anche un assegno da devolvere in beneficenza.

“Sul nome di Montella – ha spiegato il presidente della Figc e della giuria Giancarlo Abete – c’è stata una larga condivisione. Nella sua attività da calciatore e da allenatore ha sempre dimostrato le sue qualità anche sul versante dei comportamenti e dello stile, come ha confermato anche ieri in una partita carica di tensione. C'è un particolare ricordo personale che mi lega a Montella, in quanto è stato l'alfiere nella prima metà degli anni Novanta della rappresentativa di Lega di Serie C, di cui io ero presidente". Il numero uno della Figc ha anche ricordato alcune iniziative portate avanti dalla Federcalcio insieme all’Acli, come l’allenamento della Nazionale a Rizziconi su un campo di calcetto costruito su un terreno sequestrato alla N’drangheta e la visita dell’ex tecnico federale Ciro Ferrara al carcere minorile di Nisida.

“Montella – ha sottolineato il presidente della Us Acli Marco Galdiolo – ha diverse affinità con Bearzot, dalla compostezza e dall’equilibrio al carattere coriaceo e deciso. Ha dimostrato di avere un grande senso di responsabilità, una responsabilità che è riuscito a trasmettere ai suoi giocatori”.
Il presidente nazionale Acli Gianni Bottalico ha ricordato che lo scopo del Premio Bearzot è “conciliare lo sport di vertice e quello di base e che lo sport gioca un ruolo importante nella trasmissione di valori, di cui la società oggi più che mai ha fermamente bisogno”.
Quest’anno l’US Acli ha deciso di abbinare al Premio Bearzot, anche un altro riconoscimento, il “Premio Bearzot – le sfide sociali dell’US Acli”, che vedrà premiato il progetto tra quelli realizzati negli ultimi 4 anni diretto a diffondere idee e valori sportivi e culturali nel mondo dello sport. Il vincitore, scelto da una Giuria presieduta da Cinzia Bearzot, figlia di Enzo e docente all’Università Cattolica di Milano, sarà premiato da Montella.

Nel corso della conferenza, l’US Acli ha presentato anche la seconda edizione di “Sport in Tour”, un percorso sportivo culturale che porterà i circa 12.000 tesserati dell’ente ad affrontarsi in tornei di diverse discipline nei concentramenti di Avellino (26/28 aprile) e Torino (10/12 maggio) e nelle finali nazionali previste a Latina (12/16 giugno). Come nel 2012, nelle tre sedi sono previsti incontri sui temi dello sport (“Sport via per la pace e la cooperazione internazionale” e “Sport e alimentazione per la promozione della salute” i temi di quest’anno).