Albertini, ricordi Azzurri...
venerdì 11 gennaio 2013
Milano, 11 gennaio 2013 - Demetrio Albertini, ex-campione della Nazionale e attualmente vicepresidente della FIGC, ha ricordato i momenti più importanti della sua carriera in Azzurro, in un'intervista rilasciata a Nicola Calzaretta del Guerin Sportivo.
"La prima cosa è l’esordio, il 21 dicembre 1991 contro Cipro, mi chiamò Sacchi - racconta Albertini - poi la più grande emozione: il Mondiale 1994. Non avevo ancora 23 anni. Partimmo con difficoltà, poi siamo cresciuti fino alla semifinale contro la Bulgaria, per me la migliore partita di tutto il torneo, con un mio assist per Baggio. Pasadena? Con il senno di poi devo dire che, seppur in maniera strisciante e subdola, era subentrata in noi la sensazione dell’appagamento. Non te ne accorgi in tempo reale. E’ un po’ quello che è successo, a mio avviso, alla Nazionale di Prandelli all’ultimo Europeo".
Proprio a Pasadena, Albertini tirò uno dei calci di rigore finali: "Beata incoscienza prima di quel giorno non avevo mai tirato un rigore in partite ufficiali. So che mio padre, che era in tribuna, disse: <<Si rovina la carriera!>>. Io non avevo pensieri. Minotti mi aveva appena detto che Taffarel, suo ex compagno di squadra, si buttava bene sulla sua destra. E io che avevo deciso di tirarlo proprio lì, non cambiai angolo. Anche se la porta dagli undici metri è veramente piccola".
Ma la delusione più cocente per l'ex metronomo azzurro non fu quella patita dopo la finale di USA 94..."Una volta segnato il rigore mi sono placato. Ho provato molto più dolore quando ho fallito dal dischetto del 1998 e soprattutto quando ho perso l’Europeo nel 2000... Fu un grande torneo, giocato da leader nel mio periodo migliore. Stampa contro e noi uniti verso l’obiettivo. Zoff fu bravo a difendere il gruppo con enorme personalità. Facemmo miracoli contro l’Olanda, in inferiorità numerica e con due rigori contro. Bellissima la battuta di un mio compagno a fine partita: <<Li abbiamo rinchiusi nella nostra area di rigore e non li abbiamo fatti più uscire>>. La fortuna avuta in semifinale ci è stata tolta in finale".
L'intervista integrale di Nicola Calzaretta a Demetrio Albertini è pubblicata sul numero odierno del Guerin Sportivo.