Carlo Ancelotti nasce il 10 giugno 1959 a Reggiolo, in provincia di Reggio Emilia. Da calciatore veste le maglie di Parma, Roma e Milan, vincendo titoli in Italia e in Europa. In giallorosso conquista lo Scudetto nel 1983 e quattro Coppe Italia. Nel 1987 si trasferisce in rossonero e in cinque stagioni mette in bacheca 2 Scudetti, una Supercoppa Italiana, due Coppe dei Campioni, due Coppe Intercontinentali e due Supercoppe Europee.
L'inizio della sua storia da allenatore è tinto d'azzurro: Ancelotti, infatti, è vice di Arrigo Sacchi sulla panchina della Nazionale dal 1992 al 1995. A seguire comincia la sua carriera nei club, alla guida della Reggiana. Dopo una solo stagione passa al Parma e poi alla Juventus. Nel 2001 arriva al Milan, dove in otto stagioni conquista 8 trofei, tra cui spiccano 2 Champions League e una Coppa del Mondo per club. Dopo aver vinto in Inghilterra alla guida del Chelsea e in Francia con il PSG, torna sul tetto d'Europa nel 2014, quando conduce il Real Madrid alla vittoria della Décima, trionfando in finale di Champions League nel derby con l'Atletico (4-1). Dopo un anno sabbatico firma un contratto su base triennale con il Bayern Monaco, che allenerà a partire dalla stagione 2016/2017.
In Nazionale, prima della parentesi nello staff di Sacchi, Ancelotti veste la maglia azzurra 26 volte. L'esordio è datato 6 gennaio 1981, quando debutta con gol contro l'Olanda nel Mundialito: quella resta l'unica rete realizzata in Nazionale da Ancelotti. È nella lista dei convocati per la Coppa del Mondo 1986, dove però non scende in campo. È invece presente agli Europei del 1988, dove è titolare nella semifinale persa 2-0 contro l'URSS, e ai Mondiali di Italia '90, dove colleziona tre presenze, compresa quella nella “finalina” con l'Inghilterra che regala il terzo posto alla selezione di Vicini.
Nel 2014 entra a far parte della Hall of Fame del Calcio Italiano, nella categoria Allenatore Italiano.