Il 2 gennaio del 1991 a Portomaggiore, in provincia di Ferrara, nasce Davide Santon, terzino versatile in grado di giocare sia a destra sia a sinistra.
Cresciuto nel settore giovanile del Ravenna, approda all'Inter all'età di 14 anni. Nel 2009 è José Mourinho a notare il suo talento e a farlo debuttare in Serie A e in Champions League appena diciottenne. Con i nerazzurri conquista due Scudetti, due Coppe Italia, due Supercoppe italiane, una Champions League e il Mondiale per Club. La UEFA, inoltre, lo inserisce nella classifica dei dieci giovani più promettenti d'Europa.
Gli infortuni ne frenano un po' la crescita e l'Inter decide così di cederlo prima in prestito al Cesena, poi a titolo definitivo al Newcastle. In tre stagioni e mezzo nella Premier League inglese, Santon torna a mostrare tutto il suo talento, al punto che l'Inter decide di riacquistarlo ad inizio 2015 con l'arrivo in panchina di Roberto Mancini.
Anche in Nazionale brucia le tappe e, dopo aver vestito le maglie dell'Under-16 e dell'Under-17, approda direttamente all'Under-20 e all'Under-21. Con gli Azzurrini conquisterà anche un bronzo al Torneo di Tolone del 2011. È Marcello Lippi ad aprirgli le porte della Nazionale maggiore, facendolo debuttare a 18 anni e 5 mesi nell'amichevole con l'Irlanda del Nord giocata a Pisa. Santon diventa così il secondo più giovane esordiente in Nazionale nel Dopoguerra alle spalle di Giuseppe Bergomi. Lippi lo inserisce anche nella rosa dei convocati per la Confederations Cup 2009, nel corso della quale tuttavia non scenderà in campo.
Sotto la gestione di Cesare Prandelli raggiunge le otto presenze in maglia azzurra, cifra che ancora non è riuscito a superare, nonostante il ct Antonio Conte lo abbia convocato a febbraio ed ottobre 2015 per le partite contro Inghilterra, Azerbaigian e Norvegia.