Azzurrini in campionato: Di Francesco e Lombardi convincono ancora, Conti e Petagna decisivi
martedì 10 gennaio 2017
Lo stop per problemi fisici patito sul finire del 2016 sembra definitivamente smaltito per Federico Di Francesco, unica nota positiva di un Bologna incapace di graffiare contro la Juventus. Quella che deve essere la stagione della consacrazione per l'esterno offensivo classe '94, figlio del tecnico neroverde Eusebio, prosegue in maniera più che convincente: è ormai una presenza fissa del gruppo Under 21 guidato da Di Biagio e si è definitivamente preso i gradi di titolare con la maglia rossoblu. Contro la titanica difesa bianconera non trema, punta l'uomo più volte, pressa e cerca di creare qualche grattacapo alla retroguardia Campione d'Italia; a tratti è forse anche troppo esuberante ma è senza discussioni il più pericoloso dei suoi.
Gasperini sta lanciando la sua Atalanta nella stratosfera e molto del propellente lo sta fornendo la "pattuglia" azzurrina ai suoi comandi. Contro il Chievo i bergamaschi hanno regalato probabilmente la miglior prestazione di questa entusiasmante stagione e una dovuta nota di merito va tanto ad Andrea Conti che ad Andrea Petagna, uomini cruciali nel poker calato dalla Dea in casa degli scaligeri. L'esterno destro dell'Under 21 si sta esaltando nella veste "a tutta fascia", tipica della tradizione tattica gasperiniana: il gol è il coronamento di un match di altissimo livello, con delle sgroppate capaci tanto di far male in attacco che di ostacolare gli avversari in difesa. Il gol è invece l'unico tassello mancante nella prestazione di Petagna; il centravanti di scuola Milan ha messo a referto una prova strepitosa, da perfetto fulcro dell'attacco atalantino: sponde, abilità nella protezione del pallone, presenza in fase aerea ed il raffinatissimo assist per Freuler gli sono valsi i complimenti di Gasperini nel post partita.
Un'assenza come quella di Felipe Anderson si fa sentire e risulta ostico non farlo rimpiangere. Ecco perché possiamo fare i complimenti a Cristiano Lombardi, capace di essere all'altezza di un cotanto illustre titolare; contro il Crotone la sua prova è stata pienamente positiva, dal rigore procurato e poi sbagliato da Biglia alla rete che si è visto annullare per un fuorigioco millimetrico. Il classe 1995 della cantera biancoceleste è entrato stabilmente nelle rotazioni di Inzaghi per la sua capacità di farsi trovare pronto all'occorrenza, una dote non da poco.