Azzurrini in campionato: primo gol in A per Mazzitelli e Crecco, esordio di Mandragora con la Juventus
lunedì 24 aprile 2017
In una giornata di campionato a dir poco pirotecnica non hanno affatto sfigurato gli Azzurrini scesi in campo all'interno di un turno che, se vogliamo, potremmo definire contraddistinto da "prime volte" e conferme.
Partendo dalle "prime volte", sono stati consegnati agli archivi i primi gol nella massima serie di due centrocampisti classe 1995: Luca Mazzitelli e Luca Crecco. Il centrocampista del Sassuolo, dopo un'importante stagione di B, sta gradualmente legittimandosi anche sul palcoscenico più in vista e ieri è arrivata la prima firma d'autore contro il Napoli. Da par suo, il coetaneo e collega di reparto in forza alla Lazio si è iscritto alla goleada biancoceleste rifilata al Palermo tra le mura amiche con la rete del definitivo 6-2, un sogno per chi a Formello ha fatto tutta la trafila come lui. Restando in tema di primizie, c'è sicuramente da segnalare l'esordio in maglia bianconera di Rolando Mandragora: un momento molto significativo per il versatile e talentuoso giocatore classe '97 che, con questi pochi minuti messi a referto, è determinato a mettersi alle spalle la lunga querelle relativa al suo infortunio, determinato a dimostrare il perché i Campioni d'Italia abbiano puntato così decisi sul suo profilo.
Spostandoci nel "reparto" conferme è una piacevole abitudine segnalare in questa rubrica Mattia Caldara e Andrea Conti, giunti rispettivamente al settimo ed al sesto sigillo stagionale anche se di mestiere farebbero i difensori. Ancora decisivi nel sofferto successo contro il Bologna, i due talenti classe 1994, capisaldi dell'Under 21 di Di Biagio, sono tra i principali artefici di questa stagione da sogno per i colori neroblu. Nello stesso match Federico Di Francesco è stato cuore ed anima della formazione emiliana, conducendola ad una rimonta che avrebbe avuto del clamoroso (partendo da due gol di passivo) con l'assist per Destro e la rete del provvisorio pareggio, sfumato poi nel finale per mano dello stesso Caldara.