Azzurrini in campionato: Rugani non sorprende più, stagione finita per Mandragora
lunedì 2 maggio 2016
Tra Serie A e B la legione della "Nuova Generazione Azzurra" continua a farsi strada. Molti i talenti in procinto di sbocciare, diamo loro uno sguardo nella seguente carrellata.
Ennesima conferma per Daniele Rugani, autore anche contro il Carpi di una prestazione molto positiva, fatta di autorevolezza e attenzione ai dettagli. Nessuna sbavatura nemmeno nella giornata di festa per il quinto Scudetto consecutivo della Vecchia Signora, contro un Carpi alla disperata ricerca di punti salvezza. Sta implementando la ruvidezza talvolta necessaria ai grandi difensori (il secondo giallo consecutivo lo "dimostra"), segnalando nel contempo grande sicurezza palla al piede.
Poco o nulla da salvare, invece, nella prestazione di Romagnoli e Donnarumma contro il Frosinone. La retroguardia rossonera è apparsa in balia degli ospiti, per la prima volta a segno per tre volte in trasferta in Serie A ed il contributo di questi talentuosi Azzurrini non è stato all'altezza delle aspettative e degli standard cui hanno tutti abituato; "Gigio" ha denotato incertezza sulla punizione da lontanissimo di Kragl ed un tempo di reazione insolitamente alto sul tiro di Paganini che ha aperto le danze, mentre l'ex giallorosso è apparso poco convinto nei contrasti e compassato all'eccesso nella gestione del pallone.
Tra i rimandati troviamo invece Bernardeschi che, schierato all'ala, non ha saputo incidere: nemmeno uno dei suoi tipici strappi ad infiammare la partita contro il Chievo, finita a reti bianche. Brutta tegola per il Pescara quella dell'infortunio di Mandragora, uscito dal campo a neppure un quarto d'ora dal fischio d'inizio del match contro l'Entella, poi concluso sullo 0-0: frattura del 5° metatarso del piede destro, stagione finita per lui. Non riesce a conquistare la promozione aritmetica in Serie A il Cagliari, fermato sul pari in casa dal Livorno; Cerri entra a 15 minuti dal termine per tentare la zampata vincente che però non arriva, costringendo a rimandare il discorso di qualche giorno.