Esame passato a pieni voti nel gelo di Mosca. L’esordio in azzurro di Gianluigi Buffon
Recordman di presenze, lo storico Capitano azzurro, debuttò in Nazionale nello spareggio contro la Russia valido per i mondiali di Francia ‘98lunedì 23 marzo 2020
Un esordio che segna un destino. Ecco quanto accaduto al recordman di presenze in azzurro Gianluigi Buffon alla sua prima assoluta con la maglia della Nazionale maggiore nella tempesta di Mosca. La neve, il freddo, un’importante posta in palio e una responsabilità enorme sulle spalle come quella di proteggere la porta dell’Italia. A 19 anni può essere troppo per molti. Non per lui.
Era il 29 ottobre del 1997 e gli Azzurri erano chiamati a scendere in campo contro la Russia per il match di andata dello spareggio che sarebbe valso un posto ai Mondiali di Francia. A metà del primo tempo, l’infortunio di Pagliuca rese necessaria la sostituzione. Bastò un cenno d’intesa tra il Ct Cesare Maldini ed il giovanissimo portiere all’epoca nelle fila del Parma. Il suo primo intervento, sul fangoso terreno dello stadio della Dinamo, fece presagire le sue doti non comuni, arginando una pericolosissima conclusione di Alenichev. Seguirono altre parate che gli valsero menzioni su ogni cronaca post partita. Il match finì 1-1 e la sua strenua difesa fu abbattuta soltanto da una sfortunata autorete di Cannavaro al 52' che rimise l'asticella del match al centro dopo il vantaggio azzurro firmato da Vieri all'inizio della ripresa con un sinistro piazzato capace di battere Ovcinnikov in uscita, approfittando dello svarione di Zvejba.
A caldo, Buffon dichiarò alla Gazzetta dello Sport: "è successo tutto cosi' in fretta. Pagliuca si e' infortunato e Maldini mi ha detto: Gigi, dentro. Non ho avuto il tempo per emozionarmi. Ero troppo preoccupato di seguire la partita e di combattere il freddo".
Buffon era già all'epoca uno dei prospetti di maggior interesse del panorama internazionale. Non a caso, anche nel suo debutto professionistico, anch'esso avvenuto a partita in corso all'età di 17 anni, lasciò tutti senza fiato producendosi in una serie impressionante di interventi ai limiti del miracoloso che valsero il clean sheet del Parma contro il Milan.
Nessuna sorpresa nemmeno per il Ct Maldini che, alla Gazzetta dello Sport, dichiarò: "quando è entrato Buffon, ero tranquillo perché se è qui vuol dire che ho la massima fiducia in lui".
Di lì una valanga di titoli e traguardi solcati, tanto in Nazionale che a livello di club, cinque mondiali e quattro europei disputati, l’impressionante record di 176 apparizioni coi colori dell’Italia con la quale ha raggiungo l’Olimpo del mondo calcistico alzando nel cielo di Berlino il trofeo iridato nel 2006. Un giocatore unico, un leader esemplare, un azzurro modello.
L'ITALIA DELL'ESORDIO DI BUFFON
Pagliuca (Buffon 32) - Pessotto (Benarrivo 54), Nesta, Costacurta, Cannavaro, Maldini P. - Baggio D., Albertini, Di Matteo - Ravanelli (Del Piero 60'), Vieri