Buon compleanno a Fabio Cannavaro!
13 settembre 2022
giovedì 26 maggio 2022
Luca Toni nasce a Pavullo nel Frignano il 26 maggio 1977. Cresciuto nel vivaio modenese, bagna il suo esordio proprio con i colori gialloblu, nella stagione 1994/95 in C1. Non arriva giovanissimo alla ribalta. Il suo primo acuto, infatti, è quello targato 1999/00: 15 gol col Treviso in Serie B che lo mettono nel mirino degli osservatori e lo conducono la stagione seguente in Serie A con la maglia del Vicenza. Passato per due stagioni al Brescia dove lascia intravedere il suo potenziale, esplode definitivamente ed in modo fragoroso nel Palermo. Nel 2003/04 abbraccia coi siciliani la sfida di puntare alla Serie A ed i fatti gli danno ragione. Trascina i rosanero alla vittoria del campionato con 30 gol e torna nella massima divisione marcandone altri 20 nella stagione successiva che portano il Palermo addirittura in Coppa UEFA.
Nel 2005 passa alla Fiorentina entrando nel giro della Nazionale. Sarà la sua stagione "aurea". Con 31 reti in campionato si aggiudica la Scarpa d'Oro, ma è il 9 luglio successivo che tocca la vetta più alta che un calciatore possa mai immaginare di scalare, alzando nel cielo di Berlino la Coppa del Mondo con la maglia azzurra, al termine di una cavalcata epica che ebbe la sua nemesi nella finale contro la Francia.
Collezionerà 47 presenze e 16 gol in azzurro. Forse ancora affascinati da questo corazziere capace di muoversi con sapienza anche fuori dall'area di rigore, i dirigenti del Bayern Monaco, a distanza di un anno da quel trionfo su suolo tedesco, decidono di portarlo in Baviera. Anche in Germania segna gol a ripetizione tanto da diventare un beniamino del pubblico, protagonista addirittura di un tormentone musicale.
Nel gennaio 2010 torna in Italia e sfiora un clamoroso Scudetto con la Roma, sfumato sul più bello. Passa al Genoa, poi alla Juventus ed ha il privilegio di siglare il primo gol che lo Stadium abbia visto entrare nelle proprie reti, nella partita inaugurale contro il Notts County del settembre 2011. Va a giocare negli emirati, nelle fila dell'Al-Nasr, lasciando presagire la fine del proprio viaggio calcistico. Nulla di più sbagliato. Torna di nuovo in maglia viola all'inizio della stagione 2012/2013 e segna a poco più di un minuto dal suo esordio-bis a Firenze. Si accasa quindi nella neopromossa Hellas Verona e vive letteralmente due stagioni clamorose con 44 gol messi in cascina ed il titolo di capocannoniere 2013/14. Chiude col calcio giocato al termine della stagione 2015/16, timbrando il cartellino per la 324^ volta, all'ultima giornata, contro la Juventus. Lo fa nel modo dei fuoriclasse, con coraggio: un "cucchiaio" dagli 11 metri che fa esplodere la standing ovation del Bentegodi, gremito per tributare l'ultimo saluto a un campione vero.