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13 settembre 2022
mercoledì 19 agosto 2020
Oggi compiono gli anni due protagonisti di Italia '90, Giuseppe Giannini e Riccardo Ferri.
Il 20 agosto del 1964 nasce a Roma Giuseppe Giannini, altra figura di spicco del calcio italiano degli Anni Novanta. Prodotto del settore giovanile della Roma, il Principe, soprannome coniato dall'ex compagno di squadra Odoacre Chierico, veste per la prima volta la maglia giallorossa nel 1982. Classico regista davanti alla difesa, risulta spesso decisivo anche in zona gol come dimostrano le 11 reti realizzate nel campionato 1987-'88, che gli valgono il terzo posto nella classifica marcatori. Promosso presto capitano della formazione capitolina, in quindici anni di storia romanista colleziona 318 presenze e 49 reti complessive, contribuendo anche alla conquista di tre Coppe Italia e prendendo parte alla finale di Coppa Uefa '90-'91, persa proprio contro l'Inter di Ferri. Punto fermo dell'Under 21 di Azeglio Vicini, nel 1986 si laurea vice-campione d'Europa complice la sconfitta nella finale di ritorno contro la Spagna. Nonostante la cocente sconfitta, però, Giannini si consola, come nel caso di Ferri, ricevendo la chiamata dello stesso Vicini, neo ct azzurro, nell'Italia dei grandi. Presente all'Europeo del 1988 nella Germania Ovest, terminato brillantemente con la semifinale persa contro l'URSS, ottiene la sua consacrazione in occasione dei Mondiali di Italia '90, dove soltanto i calci di rigore contro l'Argentina impediscono all'Italia di giocarsi la finalissima nella sua Roma. Il 12 ottobre del 1991, giorno della gara di qualificazione ad Euro '92 contro l'URSS, disputa la sua 47esima ed ultima presenza con la maglia della Nazionale, dopo aver messo a segno 6 reti complessive.
Nato a Crema il 20 agosto 1963, Riccardo Ferri inizia a giocare nelle giovanili dell'Inter. A 18 anni, infatti, debutta in Serie A con la maglia nerazzurra, casacca con la quale in tredici stagioni conquista lo storico “Scudetto dei record” (1988-1989), una Supercoppa Italiana e due Coppe Uefa, quella del 1990-1991 e l'edizione '93-'94. Dopo aver totalizzato con l'Inter 418 presenze e 8 reti, nel 1994 si trasferisce alla Sampdoria, dove al termine della seconda stagione dice addio al calcio giocato. Sin da subito nel giro delle Nazionali giovanili, nel 1986 sfiora la vittoria dell'Europeo Under 21, partecipando alla cavalcata degli Azzurrini di Azeglio Vicini conclusa con la finale persa contro la Spagna. Proprio Azeglio Vicini, lo promuove nella Nazionale dei grandi, con la quale prende parte agli Europei del 1988 e soprattutto ai Mondiali del 1990, che vedono gli Azzurri salire sul gradino più basso del podio. Dopo aver vestito per 45 volte la maglia della Nazionale, il 6 gennaio del 1992 disputa la sua ultima gara con l'Italia in occasione del terzo match dell'Usa Cup contro i padroni di casa degli Stati Uniti.