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13 settembre 2022
domenica 5 luglio 2020
Il 5 luglio del 1982, lo stesso giorno in cui Paolo Rossi rifila una tripletta al Brasile nel Secondo Turno del Mondiale di Spagna, nasce a Biella Alberto Gilardino, non a caso uno dei quindici attaccanti più prolifici nella storia azzurra. Appena diciassettenne il giorno dell'esordio in Serie A con la maglia del Piacenza, il “Violinista” esplode quattro stagioni dopo con il Parma, trampolino di lancio per il suo arrivo in una big. È il Milan a puntare su di lui e con i rossoneri conquista una UEFA Champions League, una Supercoppa UEFA ed un Mondiale per club FIFA. Tuttavia è il quadriennio viola 2008/2012 quello dove il suo rendimento si innalza a livelli di eccellenza con una media realizzativa vicina alle 0,5 reti a partita che contribuisce ai successi della Fiorentina di Prandelli, stabilmente ai vertici del calcio italiano e capace di calcare anche i campi della Champions League.
In Nazionale Gilardino scrive la storia dell'Under 21, diventando con diciannove gol realizzati il miglior marcatore di tutti i tempi degli Azzurrini e guidandoli anche alla vittoria dell'Europeo nel 2004. Dopo il bronzo olimpico di Atene, Marcello Lippi lo lancia in Nazionale maggiore a 22 anni contro la Norvegia e nel 2006 diventa Campione del Mondo in Germania, segnando anche nel corso del torneo uno dei suoi diciannove gol azzurri. Partecipa poi ad un altro Mondiale e a due Confederations Cup, prima di disputare la sua cinquantasettesima e ultima gara azzurra a Copenhagen con la Danimarca nell'ottobre del 2013.
Un anno dopo riesce comunque ad aggiungere un altro trofeo alla sua già prestigiosa bacheca, grazie alla vittoria della Chinese Super League con il Guangzhou Evergrande, allenato proprio dall'ex ct azzurro Lippi. Dopo una stagione a Palermo, l'attaccante si accasa a Empoli per poi trasferirsi nella finestra invernale del calciomercato al Pescara. Nell'ottobre 2017, passa allo Spezia, che lo svincola a salvezza conquistata. Nel settembre 2018 annuncia il suo ritiro dal calcio giocato.
Il 5 luglio del 1966 nasce ad Oliena, in provincia di Nuoro, Gianfranco Zola, uno dei talenti più puri prodotti dal calcio italiano. Cresciuto in diverse squadre della Sardegna, arriva in Serie A a 23 anni quando il Napoli lo acquista dalla Torres per affiancarlo a Diego Armando Maradona, dal quale erediterà poi la prestigiosa maglia numero 10 dei partenopei. Al suo primo anno conquista lo Scudetto, vincendo qualche mese dopo anche la Supercoppa Italiana. Dopo quattro stagioni il Napoli, sull'orlo del fallimento, è costretto a venderlo al Parma, con il quale metterà in bacheca una Supercoppa UEFA ed una Coppa UEFA, prima di emigrare in Inghilterra. Al Chelsea diventa uno dei migliori giocatori di tutti i tempi della Premier League, al punto da ricevere anche l'onorificenza di Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico. Il bottino con i Blues è di 2 Coppe d'Inghilterra, 1 Coppa di Lega, 1 Community Shield, 1 Coppa delle Coppe ed 1 Supercoppa UEFA.
Nonostante i tanti successi a livello di club, Zola non ha avuto la stessa fortuna in Nazionale. Lanciato da Arrigo Sacchi, ha la sua grande chance al Mondiale del 1994, ma la sua avventura negli Stati Uniti dura soltanto dodici minuti prima di un'ingiusta espulsione ricevuta nel corso del match degli Ottavi contro la Nigeria. Due anni dopo, agli Europei in Inghilterra, fallisce invece l'occasione di portare l'Italia ai Quarti di finale, sbagliando un rigore con la Germania. Nel 1997, dopo aver deciso con una delle sue dieci reti azzurre uno dei classici confronti tra Inghilterra e Italia a Wembley, Zola gioca la sua trentacinquesima ed ultima partita in Nazionale.
Chiusa la carriera da calciatore al Cagliari, diventa collaboratore tecnico della Nazionale Under 21 allenata da Pierluigi Casiraghi. Un'esperienza importante, che aiuterà Zola ad intraprendere due anni dopo la carriera di allenatore in prima che lo ha visto sulle panchine di West Ham, Watford, Cagliari, Al-Arabi e Birmingham City. Durante la stagione appena archiviata è stato assistente allenatore di Maurizio Sarri al Chelsea, conquistando l’Europa League.