L'esordio in Nazionale da predestinato di Capitan Giorgio Chiellini
Poco più che ventenne venne gettato nella mischia da Lippi. Dopo oltre 100 presenze, è oggi il settimo per apparizioni in azzurrolunedì 23 marzo 2020
L’attuale Capitano della Nazionale Giorgio Chiellini è il settimo e ultimo giocatore della storia azzurra ad aver varcato la soglia delle 100 presenze con l’Italia. Un percorso col tricolore sul petto lungo ormai più di 15 anni.
Dopo aver partecipato alla cavalcata del "suo" Livorno dalla C1 alla A, Giorgio venne acquistato dalla Juventus, che lo mandò in prestito a Firenze. Le sue prestazioni in campionato sull'out difensivo sinistro lo imposero all'attenzione delle cronache, tanto da valergli la chiamata della Nazionale.
Dopo la campagna europea in Portogallo del 2004, a Coverciano era stato di fatto avviato un nuovo ciclo tecnico. E il Ct, Marcello Lippi, decise di coinvolgere nella sua nuova Nazionale l’allora 20enne difensore della Fiorentina, fresco di bronzo olimpico ad Atene, facendolo debuttare il 17 novembre 2004.
Il giocatore pisano subentrò così a Parisi a inizio ripresa nella vittoriosa amichevole di Messina contro la Finlandia, conclusasi con il successo di misura degli Azzurri, grazie a un gol di Miccoli su punizione. Nell'occasione il Ct schierò una squadra, definita "sperimentale", che in campo, oltre al gol della vittoria, centrò una traversa con l'"aeroplanino" Montella e si procurò diverse occasioni da gol. Tra le varie staffette che caratterizzarono l'amichevole ci fu anche quella tra Chiellini e Parisi - idolo di casa - che, nell'occasione, furono valutati dall'allenatore come potenziali "vice-Zambrotta".
Proprio Lippi, ai microfoni della Gazzetta dello Sport, non lesinò complimenti all'allora esordiente difensore viola, autore di una gara dinamica e di personalità: "Credo proprio che Gentile (all'epoca Ct dell'Under 21, ndr) si possa scordare per un po' di tempo di Chiellini. Se un giocatore è pronto a vent'anni non è che bisogna attendere i 21 per lanciarlo in prima squadra".
Chiellini ammise candidamente come l'esordio fosse stata "un'emozione forte", affermando: "spero di essere convocato anche la prossima volta ma non è un'ossessione".
Ciò nonostante, il futuro "Re Giorgio", impegnato con l'Under 21 nell'Europeo, non fu accorpato alla fortunata spedizione del 2006 in Germania, ma mosse comunque in quella Nazionale i primi passi di un cammino che lo portò a diventare un perno del gruppo azzurro negli anni a seguire, fino ai nostri giorni.
Ad oggi per Chiellini si contano 103 presenze, condite da 8 reti, tra Europei, Mondiali, Confederations Cup, Nations League, percorsi di qualificazione e amichevoli. Una dote che gli ha permesso di portare in campo i gradi di Capitano azzurro, come successore del leggendario Gigi Buffon.
L'ITALIA DELL'ESORDIO DI CHIELLINI
Pellizzoli - Zaccardo, Barzagli, Materazzi, Parisi (Chiellini 46) - Esposito (Diana 46), De Rossi (Barone 63), Blasi, Mauri - Miccoli (Montella 46), Toni (Caracciolo 46)