Dal 2026 la Coppa del Mondo FIFA a 48 squadre. Christillin: “Progetto di qualità”
martedì 10 gennaio 2017
"La buona notizia è che questo format si può giocare nello stesso numero di giorni, che una squadra al massimo giocherà 7 partite, come succedeva prima, e che serviranno 12 stadi, come in passato. Ma ci saranno 16 Paesi in più, Paesi che non avevano mai sognato di partecipare al Mondiale e che adesso possono sognare di farlo. Dal nostro punto di vista è una buona scelta per lo sviluppo del calcio".
Così il presidente della FIFA Gianni Infantino ha commentato la decisione di modifica del format per la Coppa del Mondo presa all’unanimità dal Consiglio della federazione internazionale che dunque, a partire dall’edizione 2026, vedrà la partecipazione di 48 squadre. Una riforma fortemente voluta dal neo presidente, il quale ha rinviato al futuro in merito al numero di slot da assegnare a ciascuna delle 6 Confederazioni continentali: “Sono decisioni che prenderemo qualche anno prima - dice a proposito del Mondiale del 2026 in cui debutterà la nuova formula - Non sono necessarie adesso, ora era importante sapere quante squadreparteciperanno e di quanti stadi ci sarà bisogno visto che stiamo preparando la documentazione per il processo di candidatura all'organizzazione del torneo". Il livello globale sta crescendo – ha proseguito il presidente FIFA - e il fatto che aumenteremo il numero di partecipanti porterà le Federazioni a investire di più nello sviluppo del calcio. Lo abbiamo visto in Europa: nel 2008 fu deciso di allargare la fase finale degli Europei da 16 a 24 squadre e in Francia abbiamo assistito a delle bellissime storie come quelle di Islanda e Galles.
"Ormai la Fifa conta 211 federazioni, bisognava allargare la Coppa del mondo". Evelina Christillin, membro del Consiglio della FIFA, plaude al via libera al mondiale allargato varato dalla Federcalcio internazionale. "Il trend esiste da tempo: ogni tot di anni si aumenta il numero di partecipanti per adattarsi alle nuove realtà del mondo - ha spiegato -. Il presidente Infantino ha rispettato la promessa elettorale e lo ha fatto con un progetto di qualità. La UEFA voleva una posizione di unità e così è stato. Molto lavoro è avvenuto a monte ed al Consiglio le discussioni sono durate due minuti".