Archiviata la debacle dell’europeo portoghese con gli Azzurri di Trapattoni eliminati nella fase a gironi, partì la grande epopea della Nazionale targata Marcello Lippi. Una storia a lieto fine, che culminò col trionfo di Berlino due anni dopo.

In quei mesi, la vetrina del calcio nazionale mostrava il talento del ventunenne Daniele De Rossi; un giocatore capace di unire doti tecniche, attitudini agonistiche e capacità difensive in un mix tale da convincere un tecnico dello spessore di Fabio Capello a mettergli in mano le chiavi della mediana romanista. Così, il giovane di Ostia venne immediatamente posto al centro anche del progetto tecnico di Lippi, che lo face debuttare nel match di qualificazione ai Mondiali contro la Norvegia, disputatosi a Palermo, il 4 settembre 2004. Una partita che ebbe luogo circa tre mesi dopo il trionfo dell'Under 21 nell'Europeo di categoria, di cui Daniele fu protagonista con due gol, di cui uno in finale. 

La gara iniziò con la doccia ghiacciata di un gol di Carew messo a segno al primo minuto, e si raddrizzò, nel giro di tre minuti, grazie a un preciso esterno destro di prima intenzione, firmato proprio dall'esordiente Daniele De Rossi, sugli sviluppi di un calcio d'angolo propiziato da Miccoli. 

Dopo una strenua resistenza, la Norvegia capitolò definitivamente nel secondo tempo, a dieci minuti dal termine della partita, grazie a una deviazione vincente del "centravanti di casa" Luca Toni. 

A caldo, il centrocampista della Roma affidò i suoi pensieri post-partita alla Gazzetta dello Sport: "serata stupenda: vincere e segnare... Così è facile divertirsi! I compagni mi hanno cercato e aiutato molto, non solo a Palermo, anche durante la settimana. Li ringrazio".

A lui fece eco il Ct Marcello Lippi: "La prestazione di De Rossi mi è parsa eccezionale. Del resto a me lui è sempre piaciuto, fin dalla prima volta che l'ho visto giocare".

Davvero un inizio col botto per un giocatore che, al Mondiale tedesco, seppe rialzarsi dopo il rosso subito contro gli Stati Uniti, per siglare dagli undici metri, con freddezza, uno dei calci di rigore decisivi nella finalissima contro la Francia.

Le 117 apparizioni con l’Italia, condite da 21 reti, ne fanno il centrocampista puro più prolifico nella storia della Nazionale, nonché il quarto giocatore con più presenze di sempre.

 

L'ITALIA ALL'ESORDIO DI DE ROSSI

Buffon - Bonera, Nesta, Materazzi, Favalli (Diana 69) - Fiore, Gattuso, De Rossi, Zambrotta - Miccoli (Toni 74), Gilardino (Corradi 59)