European Qualifiers, le curiosità statistiche legate a Italia-Liechtenstein di questa sera
Solo due i precedenti storici tra le due squadre con gli Azzurri allenati da Roberto Mancini che sono chiamati ad allungare la striscia di imbattibilità nella qualificazioni europeemartedì 26 marzo 2019
Lo stadio “Ennio Tardini” di Parma sarà il proscenio destinato a ospitare stasera Italia-Liechtenstein (ore 20:45, diretta Rai 1), seconda tappa del percorso nelle European Qualifiers verso Euro 2020, che vede gli Azzurri impegnati nel Gruppo J. Cerchiamo di snocciolare nell’articolo curiosità e numeri legati alla partita in programma tra poche ore.
Sono due i precedenti storici tra le nazionali, entrambi legati alle qualificazioni al Mondiale 2018: in entrambi i casi gli Azzurri sono risultati vittoriosi, con un punteggio complessivo di 9-0. Dovesse chiudersi con zero reti al passivo anche il match di oggi, il Liechtenstein diventerebbe la seconda compagine contro la quale l’Italia, in almeno tre incontri, è riuscita a mantenere la porta inviolata (la prima è l’Albania). I presupposti, anche statisticamente parlando, ci sarebbero tutti dato che in ciascuna delle ultime tre uscite gli Azzurri hanno subito una sola conclusione nello specchio della porta.
Interrottasi la striscia di successi della Nazionale nella città emiliana, che era arrivata a contare cinque vittorie consecutive fino alla battuta d’arresto maturata contro la Francia nel novembre 2012 (1-2), ci auguriamo che possa proseguire l’impressionante serie di risultati utili consecutivi nelle qualificazioni europee, arrivato adesso a 31 incontri (25 vittorie e 6 pareggi), con l’ultima sconfitta risalente addirittura al 2006 (Francia-Italia 3-1).
Sono 10 le reti realizzate nell’era Mancini, tutte da marcatori diversi. Il Liechtenstein arriva a questo match dopo aver subito 31 conclusioni verso la propria porta nel match d’esordio contro perso contro la Grecia per 0-2.
Moise Kean potrebbe essere il primo Under 20 a trovare il gol in due partite consecutive dell’Italia, a far data dai Giochi olimpici del 1948 quando vi riuscì Emilio Caprile.