FIGC e Bambino Gesù: dalla tavola allo sport, gli effetti del lockdown sui più giovani
A ‘Casa Azzurri’ l’incontro ‘Stare bene dopo il lockdown, dalla tavola all'attività sportiva’. Balzaretti: "Si è professionisti 24 ore su 24, alimentazione e riposo sono fondamentali per un atleta"venerdì 18 giugno 2021
Continua la collaborazione tra Federazione Italiana Giuoco Calcio e Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Oggi pomeriggio a ‘Casa Azzurri’ si è tenuta la tavola rotonda ‘Stare bene dopo il lockdown, dalla tavola all'attività sportiva’, a cui hanno partecipato rappresentanti dei due enti. All’incontro hanno assistito anche un gruppo di pazienti seguiti dall’Ospedale. Federico Balzaretti, ex difensore della Nazionale nonché membro degli ‘Azzurri Legends’, il dottor Attilio Turchetta, responsabile di medicina dello sport del Bambino Gesù, la dottoressa Maria Luisa Cravana, nutrizionista delle Nazionali Giovanili della FIGC, e il dottor Giuseppe Morino, responsabile di educazione alimentare dell’Ospedale della Santa sede, hanno spiegato quale debba essere lo stile di vita di un atleta e gli effetti che il lockdown ha avuto sull’alimentazione e sull’attività sportiva di bambini e ragazzi.
Federico Balzaretti ha spiegato come negli ultimi anni sia lievitata in campo sportivo l’attenzione per una corretta alimentazione: "Si è professionisti 24 ore su 24 - ha dichiarato - e ,oltre all’allenamento, nella vita di un atleta svolgono un ruolo fondamentale anche l’alimentazione e il riposo".
"I ragazzi colpiti da Covid 19 non hanno nella stragrande maggioranza dei casi sviluppato forme gravi - ha detto il dottor Turchetta - Il protocollo che ha messo a punto la Federazione medico sportiva italiana per riammetterli all’attività agonistica si è dimostrato completo e molto utile". Secondo il dottor Morino -le conseguenze del lockdown si sono fatte sentire anche sulle abitudini alimentari dei bambini, peggiorandole, e nella loro attività sportiva, riducendola. Questo ha portato all’aumento dei casi di obesità, sia per numero che per gravità".
"In un momento storico così particolare - ha sottolineato nel suo intervento la nutrizionista delle Nazionali Giovanili Maria Luisa Cravana - che ci ha visti costretti a rimodulare i nostri stili di vita, i bambini e gli adolescenti credo siano state quelle categorie che hanno risentito di più questo cambiamento. Il consiglio che vorrei dare oggi a questi giovani, raccontando l’esperienza nelle nazionali giovanili e presentando lo stile di vita ed alimentare di un giovane atleta, è quello di mantenersi attivi sempre e gestire l’alimentazione in maniera corretta e salutare. L’obiettivo sarà anche quello di poter coinvolgere soprattutto le famiglie, fornendo delle informazioni utili ad ampliare le conoscenze in ambito alimentare".
Il rapporto di collaborazione tra FIGC e Bambino Gesù è iniziato nel 2015. Alla vigilia di Euro 2016, l’allora Ct della Nazionale Antonio Conte incontrò i pazienti ricoverati al Bambino Gesù e una loro rappresentanza fu poi ricevuta al Centro Tecnico Federale di Coverciano per una giornata con gli Azzurri. Una visita ripetuta poi nel 2019, in occasione del 150° anniversario del Bambino Gesù, quando la FIGC fu partner delle iniziative celebrative dell’Ospedale. In quella occasione, nell’ottobre 2019, alla vigilia del match con la Grecia disputato a Roma, la Nazionale al completo guidata dal presidente Gravina, insieme al Ct Mancini, il capodelegazione Vialli e il team manager Oriali, ha incontrato i piccoli pazienti in cura presso la sede dell’Ospedale al Gianicolo; due giorni dopo la grande comunità del Bambino Gesù (oltre 5.000 tra pazienti, familiari, dipendenti e volontari) è stata ospitata allo Stadio Olimpico. Dopo quella gara, la FIGC ha acquistato, grazie ad un contributo di 50 mila euro, un macchinario per analizzare la presenza di mutazioni del DNA in campioni diagnostici, consegnato nella sede di S. Paolo dell’ospedale pediatrico, per essere impiegato per la definizione del profilo genetico dei pazienti seguiti dal Dipartimento di Oncologia e Terapia cellulare e genica sottoposti a terapie avanzate come i trattamenti con cellule CAR T.
Lo scorso maggio è stato infine firmato un accordo di collaborazione per proseguire nell’opera di sensibilizzazione a sostegno delle attività promosse dall’Ospedale per le attività di raccolta fondi finalizzate alla realizzazione del nuovo Centro Residenziale per Cure Palliative Pediatriche - Hospice Pediatrico - dell’Ospedale presso la sede di Passoscuro (Roma).