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Intervista a Enrico Sbardella, il passaggio dalla "storica" alla "nuova" Under 17 Femminile

giovedì 7 agosto 2014

Intervista a Enrico Sbardella, il passaggio dalla
Ieri Enrico Sbardella ha diramato le convocazioni per le due amichevoli contro la Scozia che l'Under 17 Femminile sosterrà a Norcia, il 3 e il 5 settembre. L'allenatore si troverà innanzi a una nuova sfida, dato che, per ragioni anagrafiche, il gruppo non sarà lo stesso che ha centrato il terzo posto all'Europeo in Inghilterra e lo storico terzo posto al Mondiale in Costa Rica. Il 39enne tecnico della selezione femminile italiana ha raccontato questo particolare passaggio di consegne in esclusiva a Vivo Azzurro. Ci presenta la nuova Under 17 Femminile? E' una squadra completamente diversa da quella dello scorso anno, forse più equilibrata, basata su un blocco difensivo affidabile e collaudato. Ci sono ragazze che hanno già partecipato ad Europeo e Mondiale, quali, ad esempio, Serturini, Marinelli, Mella e Peressotti. Le premesse sono buone anche se, purtroppo, come tutti gli anni abbiamo potuto scegliere le ragazze solo attraverso stage di selezione, non essendoci nazionali minori da cui pescare. La sua situazione di allenatore è particolare, dato che, come ha spiegato, non essendoci altre nazionali femminili prima dell'Under 17, è difficile potere valutare lo spessore degli innesti e, di conseguenza, le reali potenzialità della nuova squadra. Dunque, come si riparte da zero dopo un grande successo? Serve tanta passione e serenità. Non bisogna avere smania di ottenere risultati ad ogni costo, ma sapere che con ragazze così giovani il lavoro principale è quello dell'insegnamento del calcio. Più che allenatore mi considero un educatore e, proprio per questo, amo il settore giovanile. Quindi, riparto con tranquillità e voglia di fare vivere alle nuove ragazze, ciò che già le altre hanno vissuto in Inghilterra e Costa Rica... a proposito, un ringraziamento a FIGC Vivo Azzurro per la visibilità e la carica che ha dato alle ragazze durante il Mondiale! In un'intervista rilasciata a Vivo Azzurro, la leggenda del calcio femminile Patrizia Panico ha dichiarato: "Alle superiori una ragazza si trova davanti a una scelta: giocare per la gloria o trovarsi un posto di lavoro per mantenersi. E siccome è difficile fare entrambe le cose ad alti livelli, molte optano per il posto di lavoro". Come spiega questa situazione a ragazze di 16-17 anni? Dico loro che non saranno mai famose, mai ricche e che in italia non vivranno mai di solo calcio: chi veste questa maglia lo fa per passione sportiva, perché sposa il puro spirito olimpico e per potere un giorno raccontare di avere vissuto un'avventura bellissima, con la spensieratezza e spregiudicatezza di questa giovane età. Al Mondiale le ragazze volevano arrivare fino in fondo per collezionare il maggior numero di ricordi felici... Inoltre la nostra dimensione ci consente di vivere i valori genuini dello sport. Non abbiamo problemi a prendere lo stesso pullman, a mangiare o fare amicizia con le nazionali avversarie… mentre di recente mi è capitato di vedere due squadre maschili professionistiche, di due campionati differenti, ergere una palizzata in mezzo alla sala da pranzo per evitare che gli uni venissero a conoscenza di cosa stavano mangiando gli altri. Ha già deciso a chi affiderà la fascia di capitano? No... o meglio "ni"! Abbiamo due ragazze della vecchia guardia, Peressotti e Mella, entrambe friulane e centrali difensive… nel prossimo raduno valuteremo chi sarà capitano e chi vice. Quali sono le qualità che deve avere il capitano dell'Under 17 Femminile? A quest'età io guardo la maturità e la responsabilità per poter guidare le ragazze in un momento difficile. Non sono solito dare la fascia per forza alla più talentuosa o a chi ha collezionato più presenze, guardo la personalità. Il mio deve essere un capitano morale, un po' sulla scia della scuola anglosassone, alla Tony Adams o, per rimanere in Italia, alla Cannavaro. Negli occhi ho l'immagine del mio ultimo capitano Lisa Boattian: dopo aver commesso un errore sul fuorigioco che ha permesso al Venezuela di centrare il 4-4 nella finalina del Mondiale, Lisa ha raccolto la palla dalla porta e si è assunta la responsabilità di essere la prima a presentarsi sul dischetto per i rigori finali. Si racconta che durante Europei e Mondiali, il gruppo aveva l'appuntamento fisso con le "pagelle" post-gara dell'Azzurrina Gloria Marinelli: un simpatico "rito" che pare abbia contribuito a legare ancora di più le ragazze. Sì è vero, le pagelle riguardavano anche il sottoscritto e lo staff, non solo le compagne! Gloria è una ragazza radiosa, estroversa e sempre sorridente, che porta allegria a tutto l'ambiente. Nel gruppo precedente era tra le più piccoline e smaliziate, ora invece sa di essere un punto di riferimento, quindi vedremo… forse farà delle pagelle più "politiche". Come detto il 3 e il 5 settembre la nuova Under 17 Femminile affronterà la Scozia in una doppia amichevole. Che avversarie vi troverete a fronteggiare? La Scozia sta lavorando molto bene. Agli scorsi Europei fu molto sfortunata perché incontrò subito le future finaliste Spagna e Germania. E' una nazionale forte fisicamente e a noi serve un test-match importante di avvicinamento alle qualificazioni europee, anche per conoscere meglio le nostre potenzialità... L'elenco delle Azzurrine che si raduneranno domenica 1 settembre: Portieri: Dalla Via (Vicenza Femminile), Lauria, Piazza (Como 2000); Difensori: Barbini, Dell’Ernia (ASD Pink Sport), Mella (Graphistudio Pordenone), Merlo (Inter Milano), Peressotti, Rosmini (Grifo Perugia), Tortelli (Firenze), Uliana (Permac Vittorio Veneto); Centrocampisti: Brustia (Inter Milano), Cavicchia (Kriens), Cravero, Ferrara (Firenze), Fusetti (Zensky Padova), Ghisi (Brescia Femminile), Mascarello, Regazzoli (Inter Milano); Attaccanti: Labate (Res Roma), Lenzini, Manno, Marinelli (Grifo Perugia), Morucci (Castelfranco), Pezzotta (Brescia Femminile), Serturini.