Intervista esclusiva a Stefano Mammarella, il miglior portiere 5v5 del Mondo!
mercoledì 6 agosto 2014
Campione d'Europa in carica con la Nazionale Italiana di Calcio a 5, Stefano Mammarella è un top player assoluto di questo sport. Premiato dai Futsal Awards come miglior portiere del Mondo nel 2011 e 2012 , ha ricevuto il Guanto d'oro ai Mondiali 2012 e all'Europeo 2014. L'estremo difensore dell'Acqua e Sapone, nato a Chieti il 2 febbraio 1984, ha parlato in esclusiva a Vivo Azzurro.
L'8 febbraio 2014 ad Anversa diventavi Campione d'Europa di Calcio a 5...
E' stato il coronamento di un grande lavoro, una vittoria di gruppo strepitosa. Dopo la sconfitta con la Slovenia, nella prima partita, ci davano per spacciati, ma noi ci siamo rialzati con orgoglio e alla fine ce l'abbiamo fatta.
Dopo la premiazione cos'è successo?
Abbiamo fatto festa nello spogliatoio. C'era chi correva, chi saltava nella vasca del ghiaccio, chi spruzzava acqua ai ragazzi dello staff azzurro. Tornati in albergo abbiamo mangiato con alcuni tifosi giunti fino in Belgio per darci supporto. Siamo andati a dormire alle 4.00 di notte, ma giusto perché fuori era tutto chiuso. Non riuscivamo a credere di essere diventati Campioni d'Europa!
Come è cambiata la tua vita dopo la vittoria all'Europeo?
C'è molto più calore da parte della gente. Anche quando vado a fare la spesa mi fermano per ringraziarmi o chiedermi l'autografo. Molti mi dicono che verranno a vedermi giocare dal vivo e che seguiranno più il Futsal. Inoltre vengo spesso chiamato per le dimostrazioni nelle scuole che hanno sposato il "progetto Calcio a 5"... La vittoria all'Europeo è stato un grande successo per me, per la Nazionale, ma soprattutto per il movimento del Futsal, che fino a poco tempo fa era quasi sconosciuto.
Che allenatore è il ct Roberto Menichelli?
Una grandissima persona, rispettosa ed educata. Mette sempre tutto se stesso per migliorare e fare crescere gli altri. Ha creato un grande gruppo e ha avuto la forza di puntare sui giovani.
Dopo un terzo posto al Mondiale 2012 e un primo posto all'Europeo 2014, che prospettive ci sono per l'Italia al Mondiale 2016?
Siamo messi bene, dopo due medaglie importanti. Siamo coscienti della nostra forza e vogliamo disputare un Mondiale da protagonisti. Le avversarie da battere? Su tutte Spagna e Brasile, quindi Russia, Portogallo, Argentina, Colombia e Ucraina.
Come hai iniziato a giocare a calcio?
Ho iniziato con il Calcio a 11 nei pulcini, non facevo il portiere. Poi un giorno il mister mi ha detto: "guarda quanto sei grasso, mettiti in porta!!"… E anche grazie a lui sono diventato quello che sono. Ogni volta che mi vede gli brillano gli occhi. Ora fa l'insegnante di educazione fisica e due anni fa ha voluto farmi incontrare i suoi studenti.
E' un valore aggiunto per un portiere di Calcio a 5 l'essere di corporatura massiccia?
Io sono alto 1,76 cm e peso 92 kg, ho un'ossatura larga che mi conferisce una corporatura massiccia, e ciò mi avvantaggia. In questo sport è fondamentale coprire lo specchio della porta, ma non solo: bisogna anche essere potenti e reattivi.
Il primo ricordo che hai di una partita di Calcio a 5?
L'esordio con il Cus Chieti. Avevo 17-18 anni, giocavamo in A2. Perdemmo 7-5... ma giocai bene.
Chi erano i tuoi idoli calcistici?
Due ex-portieri della Nazionale di Futsal: "Ciccio" Angelini e Alexandre Feller da cui ho imparato tanto. Da bambino invece, essendo interista, mi piaceva Gianluca Pagliuca.
Come te la cavi nel calcio a 11?
Non me la cavo neanche tanto male. Sono solo un po' basso.
Faticheresti più tu a giocare a 11 o Buffon a giocare a 5?
Penso Buffon a 5, perché è molto alto e potrebbe avere problemi di posizionamento… scherzi a parte, un campione come Gigi se la caverebbe sicuramente benissimo.
Come ti concentri prima delle partite?
Amo così tanto questo sport che non vedo l'ora di scendere in campo. Non ho metodi particolari, non ascolto musica, sono un po' della vecchia scuola. Però tengo sempre a mente ciò che mi disse un mio ex-preparatore abruzzese "quando scendi in campo devi stare sempre con le 'recchie ritt'!". Quindi cerco sempre di non sottovalutare mai i miei avversari.
Preferisci chiamare il tuo sport "Calcio a 5" o "Futsal"?
Io preferisco "Futsal".
Svelaci l'origine del tuo soprannome "Il Cucchia"...
Deriva da "cucchiaio" e, dato che sono una "buona forchetta", sono stato soprannominato così da Francesco Scordella, mio compagno di club all'Acqua e Sapone...
Che persona è Stefano Mammarella fuori dal campo?
Ho 30 anni e un bambino piccolo che vedo poco a causa degli impegni calcistici, quindi sono solito passare tempo con la famiglia, rilassarmi e darmi al fai-da-te. Mi piace fare lavori di falegnameria, costruisco un po' di tutto: tavoli, banchetti, sedie… Con gli amici invece gioco a calcio balilla. In che ruolo? Naturalmente anche lì sto in porta!