Italia Campione del Mondo 9 anni fa. Il d.g. Uva al “Football Heroes” con i 4 trofei
giovedì 9 luglio 2015
Quattro Mondiali, quattro squadre straordinarie, quattro trofei. Un evento unico con le quattro coppe esposte per la prima volta tutte insieme in un museo, la Coppa del Mondo del 2006, conquistata dagli Azzurri nella magica notte di Berlino proprio il 9 luglio, le copie originali delle due Rimet consegnate a Combi (‘34) e Meazza (‘38), e la Coppa del Mondo alzata da Dino Zoff, in Spagna nell’82.
Il Direttore Generale della FIGC Michele Uva e il Direttore Generale AIC Gianni Grazioli, hanno inaugurato oggi a Milano in piazza San Babila la mostra “Football Heroes” nel giorno in cui ricorre il 9° anniversario dell'ultima vittoria ai Mondiali degli Azzurri. Con loro anche alcuni protagonisti di quei trionfi: Antonio Cabrini e Fulvio Collovati campioni nell’82, Gianluca Zambrotta che salì sul gradino più alto del podio nel 2006 e la figlia di Giovanni Ferrari che fu campione del Mondo sia del ‘34 che del ‘38 ed allenatore degli azzurri dal 1958 al 1962.
“Non bisogna mai conservare un trofeo tra le stanze segrete, sono proprietà di un popolo, di una nazionale e sono felicissimo che la Federazione le abbia messe a disposizione”, è stato il commento del Direttore Generale Uva.
Cabrini e Collovati, invece, hanno ripercorso le tappe che portarono al titolo nell’82. “E' stata una vittoria trasversale che ancora dura – ha dichiarato l’attuale Commissario tecnico della Nazionale Femminile - una vittoria che ha unito il Paese e che ha spazzato via come un colpo di vento tutti i problemi che l’Italia aveva in quel momento. Questo fa capire come lo sport può veramente far passare in secondo piano le problematiche di un Paese e unire un popolo che si è rivisto in noi”.
“E' stata una vittoria contro tutto e tutti”, ha aggiunto Fulvio Collovati che ha ricordato anche l’emozione dell’abbraccio con il Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Sulla vittoria del 2006 è intervenuto, invece, Zambrotta: “Volevamo vincere anche per tutti gli italiani che si erano trasferiti tanti anni prima in Germania per lavorare”.
Le coppe resteranno in esposizione per oltre un mese alla mostra organizzata dall’Associazione Italiana Calciatori e dalla Gazzetta dello Sport in collaborazione con Mediaset Premium e la tecnologia di ASUS.