La finale, un sogno che si avvera
lunedì 30 luglio 2012
Roma, 30 luglio 2012 - Pubblichiamo il diario “La finale, un sogno che si avvera” - a firma di Dario Macaluso – in gara per “Diario Uefa Euro 2012”.
Questo sogno inizia a Kiev, capitale dell'Ucraina.
Penso di aver girato parecchio in vita mia ma a Kiev, proprio, non ero mai stato. Era una fresca serata estiva, davanti a me un maxischermo, l'arbitro stava per fischiare l'inizio di Italia-Germania, semifinale degli Europei 2012; la vincitrice avrebbe affrontato in finale la Spagna, che il giorno precedente aveva avuto la meglio sui cugini portoghesi.
Lo stadio era proprio lì, a poche centinaia di metri... per arrivarci avevamo superato insieme tutte le nostre paure e incertezze, i campioni del mondo, i biscotti, i rigori...mancava solo lei, la Germania, storica rivale e favoritissima per la vittoria finale.
Ridò ancora un'ultima occhiata al mio voucher...solo se l'Italia avesse vinto avrei potuto scambiarlo con i biglietti per la finale, la nostra finale. Accanto a me c'era Lucio, amico e compagno di mille battaglie: ''Stavolta è dura'' gli dico, lui annuisce...ma in fondo ci credevamo, ci avevamo sempre creduto.
Inizia la partita, le mie gambe tremano, e non solo per il venticello che tirava per le strade. La partita è molto tesa, occasioni da una parte e dall'altra, ma a un certo punto.......................GOALLLL!!!!!
Era Balotelli, era la nostra Nazionale che aveva deciso di premiarci e regalarci questo sogno...la nostra esultanza è senza pari, tant'è che i locali accorsi per le strade incuriositi dal clima Europeo rimangono sorpresi dal nostro furore; forse non potevano realizzare quello che stava accadendo, forse nemmeno noi...
Iniziano i flash, gente di tutte le età ci ferma in continuazione per chiedere di fare una foto, fino ad accavallarsi tra loro...vengo avvicinato pure da un uomo anziano che farfuglia qualcosa e indica il mio cappello da giullare tricolore tutto sudato...è disposto a pagarmelo il doppio del prezzo della bancarella!
Poi le interviste, tv inglesi e francesi, radio italiane e spagnole...non mi ricordo nemmeno quello che ho detto! Avevamo appena avuto modo di ascendere verso una specie di Olimpo calcistico solo per il fatto di essere Italiani e di essere lì a supportare la nostra Nazionale, un qualcosa che mi sembra assolutamente naturale, ma che evidentemente in quei giorni non lo è stato, data la poca presenza di maglie azzurre allo stadio e per le strade.
E non parlatemi di crisi, perché i nostri tifosi avversari non se la passano di certo meglio di noi...Io la mia maglia, invece, me la sono tenuta ben stretta perché indossarla era diventato come non mai motivo di orgoglio oltre che di soddisfazione.
Giorni fantastici, in cui abbiamo avuto modo di conoscere una nuova città, la gente polacca e ucraina, molto accogliente, e avuto la possibilità di creare un bel gruppetto di Italiani (appuntamento a Brasile 2014 ovviamente, vero ragazzi?)
L'esito della partita lo conoscete tutti, ma le emozioni vissute sono certamente state senza eguali...GRAZIE AZZURRI!
Il Concorso continua ed è aperto a tutti i tifosi, non solo a quelli che si sono recati in Polonia e Ucraina per seguire gli Azzurri a Uefa Euro 2012. Raccontateci come avete seguito l’avventura degli Azzurri ai recenti campionati europei!
I racconti giudicati più interessanti dalla nostra redazione saranno pubblicati su www.vivoazzurro.it, sulla Facebook Fan Page Ufficiale della Nazionale Italiana di Calcio www.facebook.com/FIGC e sulla Newsletter ufficiale di Vivo Azzurro/FIGC (Iscriviti alla Newsletter!).
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Il diario più divertente e avvincente sarà premiato con una maglia ufficiale.