Con quasi 200.000 abitanti, Modena è adagiata sulla Pianura Padana tra due fiumi: il Panaro e il Secchia.

 

Gli insediamenti umani nel territorio modenese risalgono all’età del Bronzo. Gli Etruschi fondarono lì un centro abitativo che chiamarono Mutna, nome che nel II secolo a.C., con l’arrivo dei Romani, fu cambiato in Mutina.

 

La città venne ampliata, bonificata e connessa alla Via Emilia, diventando uno dei più importanti centri della penisola italica.

 

La stella di Modena ebbe un periodo di oscurità a partire dal VI secolo d.C quando il territorio fu sconvolto dalle inondazioni, quindi invaso dai barbari. Gli abitanti furono costretti ad abbandonare la città per stanziarsi nei dintorni fondando nuove città e villaggi, come avvenne per Cittanova.

 

Il ripopolamento ebbe inizio nel IX secolo. La città rifiorì, tanto che nel 1099 iniziarono i lavori alla splendida Cattedrale, dedicata al protettore della città, San Geminiano, attualmente facente parte, insieme a Piazza Grande e alla Ghirlandina, dei Patrimoni dell’Umanità censiti dall’Unesco.

 

Nel XII secolo Modena divenne un libero comune.

 

I decenni a venire furono caratterizzati da lotte esterne, con i comuni circostanti, ed interne, tra guelfi e ghibellini. Il periodo di tumulto terminò alla fine del XIII secolo, quando la città passò sotto il controllo degli Estensi.

 

Nel 1598 Modena divenne capitale del ducato estense.

 

Con l’avvento di Napoleone, la città fu annessa alla Repubblica Cispadana, per poi tornare agli Estensi fino alla proclamazione del Regno d’Italia.

 

Durante la Seconda Guerra Mondiale, Modena si erse come uno dei centri più attivi della lotta partigiana.

Quindi, con il boom economico, si affermò anche in campo economico grazie alle sue celebri case automobilistiche: la Ferrari e la Maserati.

 

 

L’11 settembre alle ore 20.45 lo stadio Alberto Braglia di Modena ospiterà Italia-Malta, gara valevole per le Qualificazioni alla Coppa del Mondo di Brasile 2014.