MODENA: l'intervento di Ciro Ferrara
mercoledì 25 maggio 2011
Modena, 25 maggio 2011 - Prosegue a Modena il fitto calendario di eventi collaterali al match Italia ed Estonia organizzati dalla FIGC in collaborazione con l'Amministrazione comunale della città emiliana. Il Responsabile tecnico della Nazionale Under 21 Ciro Ferrara, assieme all'Assessore allo sport del Comune di Modena, Antonino Marino, ha incontrato stamani i 150 alunni del Liceo Scientifico "Tassoni" per discutere assieme di gestione del gruppo, motivazione, spirito di squadra, leadership, senso di appartenenza alla maglia azzurra. Concetti e valori comuni condivisi tra il mondo della scuola e quello dello sport sui quali si è animato un interessante e articolato dibattito arricchito dai ricordi personali del tecnico azzurro, dichiaratosi al termine entusiasta di questa esperienza. "Il Presidente federale qualche giorno fa ha detto che dove va la Nazionale non c'e solo la partita ma molto altro, ed io sono assolutamente d'accordo con lui - ha sottolineato Ferrara - Sono convinto che calcio non significhi solo proporre l'evento sportivo. Da parte della Federazione c'è la voglia e la volontà di creare delle sinergie con il territorio e curare altri aspetti di carattere educativo che sono importanti ai fini di un corretto approccio al calcio e all'evento calcistico. Iniziative così avvicinano il calcio alla gente, sono certo che Modena risponderà alla grande sotto ogni aspetto". Un profilo inedito quello rivestito oggi dal tecnico azzurro apparso a proprio agio nei confronti di una platea certamente entusiasta e curiosa, ma soprattutto matura e competente. "Sono contento che la FIGC mi abbia affidato questo incarico di promotore, mi auguro di essere stato all'altezza delle aspettative - ha proseguito il Ct degli Azzurrini - Il confronto con i ragazzi, l'essere sottoposto alle loro domande sempre pertinenti e a tratti complesse è un'iniezione di fiducia per il futuro. Si dice spesso che nei confronti della Nazionale ci sia poco amore o poco trasporto. Iniziative del genere servono a coinvolgere quei giovani che in futuro potrebbero diventare i nostri calciatori, ma che oggi sono soprattutto i nostri sostenitori. Devo essere sincero: da giocatore apprezzavo l'enorme trasporto che i miei compagni stranieri, al rientro dagli impegni con le rispettive Nazionali, provavano verso la loro maglia - ha ricordato Ferrara - Sono convinto che lo stesso accada anche ai nostri giocatori, ma non possiamo non sottolineare l'eccesso di stress che pervade il nostro calcio. La Nazionale deve essere qualcosa che coinvolge tutti gli Italiani, aldilà delle appartenenze e la nostra missione, come Federcalcio, è diffondere questo messaggio". Al termine dell'incontro, Ferrara ha confessato il desiderio di portare a Modena la sua Under 21: "Era un'idea che avevo da tempo, ma Prandelli mi ha anticipato - ha affermato simpaticamente - Questo stadio, che è bellissimo, metterà la Nazionale A nelle migliori condizioni per fare bene: sarebbe bello poter giocare qui anche un nostro incontro di qualificazione".