In meno di 30 giorni è riuscito a prendersi prepotentemente la ribalta con 5 reti, che lo hanno imposto al centro del dibattito. Record su record abbattuti, tanto in Nazionale che con la maglia bianconera e un percorso ancora tutto da scrivere visti i soli 19 anni di età. Moise Kean vuole continuare a bruciare le tappe, è un classe 2000 che ha dalla sua talento e ambizione, ma che puntella costantemente col duro lavoro, unico viatico per esplorare un potenziale ritenuto da tutti immenso.

Anche con l’Empoli ha timbrato il cartellino regalando alla sua Juventus altri tre punti nella maniera che conosce meglio, ovvero tramite il primo pallone giocato che, prontamente, ha scaricato con un destro in rete battendo Dragowski. Sta vivendo un momento magico che lo ha visto esordire da titolare con la maglia azzurra, diventare il secondo marcatore più giovane nella storia della Nazionale e ripetersi nel match contro il Liechtenstein, primo under 20 a segnare in due match consecutivi per l’Italia.

Per un giovanissimo come lui, adesso verrà il momento più complesso, quello della gestione dell’euforia e dell’entusiasmo che fisiologicamente questo mese hanno partorito. Riuscisse anche in questo a tempo di record, ed i presupposti ci sono davvero tutti, il percorso verso la maturità sarebbe avviato nella maniera migliore possibile.