Italia-Portogallo a Milano: l'intervista a Evaristo Beccalossi
15 novembre 2018
giovedì 10 maggio 2012
Parma è sinonimo di buona cucina e corretta alimentazione in tutto il mondo. Ne è riprova il fatto che dal 2003 è la sede permanente dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA). I due prodotti più famosi dell’area sono il Parmigiano Reggiano e il Prosciutto di Parma, che ne caratterizzano i piatti tipici.
Cappelletti, anolini e tortelli sono la tipologia di pasta più nota del capoluogo di provincia emiliano. Al loro interno si possono trovare vari impasti, come ad esempio quelli di carne, erbe, spinaci e ricotta, zucca, formaggio e prosciutto. I cappelletti e gli anolini normalmente vengono serviti in brodo, con una spolverata di parmigiano sopra, oppure con panna e prosciutto, come le tagliatelle.
Trippa alla parmigiana in brodo, cotolette al Prosciutto di Parma e parmigiano e stracotto alla parmigiana sono alcuni esempi di seconde portate, che tuttavia vengono messe in secondo piano dalla vasta gamma di affettati (culatello di Zibello, salame felino, prosciutto) da accompagnare con la torta fritta (gnocco fritto).
Le “Scarpette di S. Ilario” (biscotti a forma di scarpa), le carnevalesche “Chiacchiere della Suora” e differenti varietà di torte vengono servite per dessert. Il vino? Naturalmente il Lambrusco, ma anche Colli di Parma Rosso, Sauvignon e Malvasia.