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Sacchi: “Per i giovani, accademie e squadre-riserve”

mercoledì 26 settembre 2012

Sacchi: “Per i giovani, accademie e squadre-riserve”

Roma, 26 settembre 2012 – La strada per la crescita e la valorizzazione dei giovani calciatori italiani passa attraverso la nascita delle Accademie dei club, la Squadra Riserve e un progetto tecnico condiviso che permetta di programmare un percorso di sviluppo dalla Scuola Calcio alla Primavera.  Sono questi gli obiettivi delineati nei giorni scorsi dal Coordinatore delle Nazionali Giovanili azzurre Arrigo Sacchi e dal suo vice Maurizio Viscidi, in occasione del confronto con i Responsabili dei Settori Giovanili dei club di Serie A e Serie B, svoltosi presso il Centro Tecnico federale di Coverciano.

 

“Oggi in Italia solo la Juventus ha aperto un’accademia – ha spiegato Arrigo Sacchi - in Francia iniziarono nel 1970, in Germania dopo la crisi del 2000, negli ultimi anni anche Svizzera e Austria hanno investito su queste strutture; una Accademia permette di svolgere in una settimana il lavoro che normalmente si fa in un mese”.

 

Poi l’assist a documentarsi sempre di più sulla direzione che ha preso il calcio internazionale: “Siamo ormai ad un calcio globale – ha spiegato l’ex ct azzurro– dove si è squadra  nei concetti e nello spirito. Per questo, le società devono scegliere, come impostato nel Club Italia, una congiunzione tecnica almeno dai Giovanissimi alla Primavera, così da sfruttare la sinergia del lavoro su più anni”.

 

Infine l’ultimo passaggio fondamentale: “Detto questo, bisogna arrivare ad una Squadra Riserve, ancor di più dopo la riforma dell’età del campionato Primavera. Perché è impensabile che le società lascino la rifinitura di un atleta costruito negli anni ad altri, talvolta a società non affidabili sotto il profilo tecnico per la necessità dei risultati o le contingenze che impongono di far giocare i giocatori esperti”.