12/06/2020
Gli Azzurri all’Europeo di Polonia e Ucraina 2012
La Nazionale di Prandelli disputa un torneo magistrale, cadendo in finale sotto i colpi di una Spagna più esperta e con più energie da spendereUn Europeo fantastico. Una favola, quella azzurra, che si è interrotta sul più bello, nel giorno che tutti avevano sognato. Dopo il percorso netto ottenuto nelle qualificazioni, e soprattutto dopo l’orgoglio e il coraggio che la Nazionale di Prandelli ha portato negli stadi di Polonia e Ucraina, la notte della finale tra Italia e Spagna finisce 4-0, con gli spagnoli campioni d’Europa per la seconda volta consecutiva, due anni dopo aver vinto il Mondiale sudafricano.
Il 5 giugno la Nazionale viene accolta da tredicimila tifosi, che allo stadio Pilsudsky di Cracovia assistono al primo allenamento dell’Italia di Prandelli in terra polacca. Il giorno dopo gli Azzurri visitano i campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau, e si commuovono ascoltando i racconti di Piero Terracina, Anna Weiss e Samuel Modiano, tre dei sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti. Il gruppo mostra affiatamento dentro e fuori dal campo e sembra essersi messo alle spalle le vicissitudini degli ultimi giorni.
L’8 giugno, nella gara d’esordio con i campioni del Mondo e d’Europa della Spagna, la squadra di Prandelli si mostra all’altezza della situazione. Antonio Di Natale porta in vantaggio l’Italia, per gli spagnoli pareggia Fabregas: finisce 1-1 e a fine partita gli Azzurri fanno incetta di complimenti. Il 14 giugno un calcio di punizione magistrale di Pirlo sembra dare il successo con la Croazia, ma una disattenzione difensiva consente a Mandzukic di pareggiare. Una doccia fredda per l’Italia, che per qualificarsi ai quarti di finale deve battere l’Irlanda di Trapattoni, già eliminata dall’Europeo, e sperare che Spagna-Croazia non termini 2-2. Cassano e Balotelli sono gli autori del 2-0 che regala il successo sull’Irlanda mentre, grazie a una rete nel finale di partita, gli spagnoli superano 1-0 i croati e passano il turno.
Nei quarti l’Italia affronta l’Inghilterra e domina per 120 minuti, ma non riesce a finalizzare le numerosissime occasioni da gol. Si va ai rigori e, dopo l’errore di Montolivo, Pirlo regala una magia delle sue con uno splendido ‘cucchiaio’ che fa il giro del Mondo. Young colpisce la traversa, poi Buffon neutralizza il rigore calciato da Cole e Diamanti mette a segno il penalty decisivo.
In semifinale c’è la Germania, una delle grandi favorite alla vittoria finale. L’Italia gioca sulle ali dell’entusiasmo e, con una doppietta di Balotelli, mette alle corde i tedeschi. Gli Azzurri sono protagonisti assoluti del match, sfiorano più volte il 3-0 e a nulla serve il rigore messo a segno da Ozil a tempo scaduto.
Si va in finale e l’avversaria è quella Spagna già affrontata al debutto europeo. Le reti di Silva, Jordi Alba, Torres e Mata interrompono sul più bello il sogno, e il 4-0 punisce un’Italia che si è presentata in finale dopo aver speso tante, troppe energie.
Finisce comunque tra gli applausi l’avventura degli Azzurri, che al ritorno in Italia vengono ricevuti al Quirinale dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.