Soltanto quattro anni prima, Azzurri e Furie Rosse si erano scontrati nel match valevole per il trono europeo, con gli iberici capaci di una prestazione eccezionale valsa il bis continentale. Per la terza volta consecutiva in una fase finale europea e la sesta volta in assoluto nella storia della manifestazione (record), queste due nazionali si vedevano contrapposte, stavolta dinanzi al pubblico dello Stade de France di Parigi.

Graziano Pellè emerse come l’uomo partita per la squadra di Conte, non solo grazie alla rete della staffa, siglata in pieno recupero, raddoppiando il vantaggio di Chiellini ma, soprattutto, per mezzo di quantità e qualità nella fase offensiva, capaci di dare ai nostri portacolori la possibilità di uscire dalla ragnatela spagnola. Tre duelli aerei vinti, 39 palloni giocati, 17 passaggi a buon fine e due occasioni generate per i compagni di squadra, sono le evidenze numeriche della sua gara. Il gol, da attaccante vero, pronto a fiondarsi sul cross di Darmian, è stato il settimo e ultimo sotto la gestione Conte, nella quale si legittimò anche miglior marcatore dell’intero ciclo tecnico. La pesantissima marcatura da posizione ravvicinata ha confermato le doti da rapace d’area di rigore dell’attaccante allora in forza al Southampton: degli 11 tiri totali scoccati nella kermesse, infatti, ben 9 hanno avuto luogo all’interno dei 16 metri. Entrambe le reti messe a referto nel torneo, inoltre, sono arrivate a tempo regolamentare scaduto. In particolare, contro la Spagna è stato in grado di concludere tre volte, due delle quali nello specchio: nessuno come lui tra i giocatori in campo.

Era dal 1994 che l’Italia non riusciva a estromettere la Spagna da un Mondiale o Europeo, e addirittura dal 1949 che un successo azzurro in uno scontro diretto non riportava più di una rete di scarto (all’epoca fu 3-1 in amichevole). Fu la prima occasione nella quale la Spagna incassò gol nella fase a eliminazione diretta di una rassegna internazionale, a far data dal 2006. Il clean sheet contro gli iberici è stato il terzo in cinque gare disputate dagli Azzurri nel torneo francese.